Autore Redazione
martedì
8 Ottobre 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

La risposta del sindaco di Casale Palazzetti ai manifesti del centrodestra

La risposta del sindaco di Casale Palazzetti ai manifesti del centrodestra

L’Ufficio Nazionale perilServizio Civileha emesso il Bando per la selezione di volontari/e, di età compresa tra i 18 e 29 anni non compiuti, da impiegare in progetti diServizio Civile Nazionale in Italia e all’estero.

L’Amministrazione Comunale di Alessandria ha visto approvati e finanziati 3 progetti per un totale di 13 volontari.

Per ricevere informazioni, chiarimenti e documentazione occorre rivolgersi all’UfficioServizio CiviledelComune di Alessandriasito presso l’URP in piazza della Libertà, 1 – tel. 0131-515203.

Le domande di ammissione al Servizio Civile dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 14 di lunedì 4 novembre 2013 esclusivamente presso lo stesso Ufficio nei seguenti orari:

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30

L’assegno mensile, emesso dall’Ufficio NazionaleServizio Civile, previsto a favore dei volontari che saranno selezionati ammonta a € 433,80.

Il Servizio CivileNazionale rappresenta un’opportunità non banale per sperimentare e sperimentarsi sul lavoro, per mettere alla prova le proprie competenze e acquisirne altre, per confrontarsi con luoghi, modi e pratiche non sempre conosciute o scontate oltre che per dedicare il proprio tempo alla comunità di cui si fa parte: non è certo un anno come un altro.

Questi i progetti delComune di Alessandria:

“Culture ‘locali’: ieri, oggi …e domani? ” – Museo Etnografico “C’era una volta” di Alessandria

“Mi curo di te. La reciprocità come elemento centrale negli interventi di educazione ambientale” – Giardino Botanico “Dina Bellotti” di Alessandria

“Libri in carcere e in ospedale: la Biblioteca incontra i lettori che non possono andare in Biblioteca” – Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria

1. “Culture ‘locali’: ieri, oggi …e domani?” – Museo Etnografico “C’era una volta” di Alessandria (Il progetto prevede l’inserimento di 4 volontari).

Il Museo etnografico “C’era una volta” fin dalla sua nascita si è posto come luogo fondamentale per il recupero e perla comprensione delletradizioni e degli oggetti del passato del territorio alessandrino.

Il Museo vuole documentarela vita quotidianadel passato, ponendo in risalto soprattuttola cultura delleclassi popolari. Queste ultime si caratterizzavano per porre al centro della propria vitala cultura oraleche un tempo era vitale nel passaggio di informazione, nell’educazione e nella vita sociale, e che, attualmente, rischia di perdersi.

Il Museo è, dunque, memoria.

Per questo ci si impegna da tempo a mantenere vive le fonti orali cercando, anche attraverso studi, di non perdere il valore, storico e affettivo, delle tante “storie” narrate dai nonni.

Attraverso questo progetto diServizio CivileilMuseo vuole iniziare un percorso di conoscenza delle diverse culture che abitano la nostra città e, per farlo, intende partire dal microscopico, ossia dalla cultura ormai passata della civiltà contadina di inizio secolo sviluppatasi nell’alessandrino, per arrivare al macroscopico, ossia come il nostro territorio sia in grado di interagire, accogliere e rispondere agli stimoli provenienti dall’esterno.

L’intento principale è, quindi, comprendere comela nostra societàsia il risultato di un “meticciato” culturale, ossia di una “fusione” di comportamenti, usi e costumi che, attraverso le generazioni, persone di tradizioni differenti hanno introdotto nella nostra quotidianità e, di rimando, come i nostri abbiano influenzato i loro modi di vivere.

Si partirà, dunque, dall’osservazione di uno o più aspetti culturali (le abitudini alimentari, le superstizioni, gli aspetti religiosi, ecc) di particolari gruppi presenti all’interno della nostra provincia. L’osservazione è volta a registrare i cambiamenti e le modifiche che i migranti (vecchi e nuovi) hanno apportato a vari aspetti della loro cultura d’origine e, di rimando, come il loro contributo abbia arricchitola nostra.

2. “Mi curo di te . La reciprocità come elemento centrale negli interventi di educazione ambientale “ – Giardino Botanico “Dina Bellotti” di Alessandria (Il progetto prevede l’inserimento di 6 volontari).

Il progetto si inserisce nell’area di interventi di educazione ambientale a favore dei minori.

Estendendo il concetto di reciprocità (“ti curo-mi curo”), si affronta ed approfondisce la relazione uomo-animale nelle sue molteplici sfaccettature.

L’obiettivo del progetto è di diffondere nei minori la cultura ed il valore educativo del rispetto dell’ambiente quale ecosistema in cui tutti siamo inseriti tramite un delicato equilibrio.

Il concetto di reciprocità diviene, quindi, motore di apprendimento di convivenza civile ed è il punto di partenza per una reale cultura ecologica che contempli il “rispetto” quale base fondamentale per un giusto approccio alla vita stessa e al benessere.

Il concetto di ambiente diviene, così, occasione per creare una cultura del rispetto e della cura che si espande a 360 gradi.

Proprio in quest’ottica il progetto di quest’anno vuole approfondire il tema della convivenza tra esseri viventi e della responsabilità personale che questa comporta.

Si parte, infatti, dalla cura per le piante, aspetto fondante la filosofia delGiardino Botanico, passando alla cura di sé tramite le piante stesse , in particolare tramite i Fiori di Bach.

3. “Libri in carcere e in ospedale: la Biblioteca incontra i lettori che non possono andare in Biblioteca” – Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria (Il progetto prevede l’inserimento di 3 volontari).

Questo progetto di promozione della lettura nasce dall’attenzione chelaBiblioteca Civicadedica, oltre che agli utenti che abitualmente frequentano le sale di lettura, anche ai lettori che non possono fruire dei servizi bibliografici erogati quotidianamente pressola sua sede: in particolare, ammalati e detenuti.

Dal2004 l’istituto collabora conla Bibliotecamedicadell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria al progetto “Libri Letti” perla realizzazione diattività mirate ad iniziative di promozione culturale destinate ai degenti ricoverati all’interno dell’istituto ospedaliero. Dal 2005la Bibliotecacivicaha attivato due convenzioni conla CasadiReclusione “San Michele” e conla Casa Circondariale“Don Soria”, entrambe site inAlessandria, per lapromozione ed il rilancio progettuale dell’attività delle biblioteche interne dei due istituti carcerari.

I destinatari del progetto diServizio Civiledi promozione della lettura sono i degenti dei reparti di oncologia, ortopedia, medicina generale, ginecologia e chirurgia dell’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo e i detenuti della Casa Circondariale “Don Soria” e della casa di Reclusione “San Michele” che, grazie al progetto, potranno accedere al patrimonio librario della Biblioteca civica.

Destinatari indiretti sono le associazioni di volontariato che collaborano conla Bibliotecacivica, per l’occasione che viene loro offerta di ampliare e qualificare le loro attività sociali, e le amministrazioni di ospedale e carceri, che possono potenziare le offerte di servizi per i loro utenti.

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