Autore Redazione
mercoledì
30 Ottobre 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Confindustria: ‘timidi spiragli di ripresa per le imprese della provincia’

Confindustria: ‘timidi spiragli di ripresa per le imprese della provincia’

La strada da percorrere per uscire dalla crisi è ancora tanta, ma dopo un lungo viaggio apparentemente senza uscite, sul percorso delle imprese alessandrine è ora apparso un grande cartello verde: “prossima uscita: speranza”. Questa è l’immagine scelta da Confindustria Alessandria per chiudere la 156a Indagine Congiunturale, presentata questo mercoledì mattina dal Presidente, Marco Giovannini, dal Direttore, Fabrizio Riva, e dal responsabile del Servizio Economico e Finanza, Giuseppe Monighini . Un’immagine che racchiude anche l’appello alle imprese alessandrine a tenere duro. Le previsioni per il trimestre ottobre-dicembre hanno infatti mostrato “timidi spiragli” per l’economia provinciale. Anche se ancora negativi, i dati sui principali indicatori sono infatti in lenta ripresa. L’occupazione ha infatti toccato zero, dopo essere scesa a -9 nel trimestre precedente. In risalita anche la produzione (a -4 contro il -13 registrato nella precedente indagine), ordini totali (saliti a -7 rispetto al -12 di tre mesi fa). Migliora anche l’indicatore della redditività, passato da -27 all’attuale -20, anche se il 68% degli intervistati si attende una costanza della reddività. Tornano positive, poi, le previsioni per gli ordini export, nel trimestre ottobre dicembre salite a + 13 dopo il -4 registrato nella scorsa indagine. E’ pressochè stabile la tenuta del grado di utilizzo degli impianti e della propensione ad investire. La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in risalita ma la maggioranza degli intervistati (l’80%) prevede comunque invariata l’occupazione. I settori produttivi più rappresentativi registrano previsioni lievemente migliori rispetto alle indagini dell’ultimo anno: il metalmeccanico, con dati in risalita e positivo per l’export, la chimica, con cifre negative ma export positivo, e la gomma-plastica con dati negativi, mentre il settore alimentare, soggetto a forte stagionalità, mostra previsioni tutte positive e in rialzo. Anche il vasto e variegato comparto delle industrie varie, che comprende grafiche e cartotecniche, tessile e calzature, legno e materiali da costruzione, prevede dati migliorativi e positivi rispetto ai precedenti trimestri.La rilevazione relativa al settore dei servizi alle imprese mostra previsioni in risalita per occupazione (–7 contro il –15 di tre mesi fa), è positivo invece il livello di attività a +8 (era –8 tre mesi fa), sono a +8 anche i nuovi ordini (erano a zero a luglio) e a zero (era –23) per la redditività.

 “La dinamica dell’economia globale e italiana – ha spiegato il Presidente di Confindustria Alessandria, Marco Giovannini – rispetta la tabella di marcia prevista e gli indicatori congiunturali continuano a segnalare progressi: riaccelerazione del passo là dove era rallentato; ripresa dove invece c’era recessione. E’ quanto scrive il Centro Studi Confindustria nazionale nella sua analisi globale, e questo può essere ribadito anche a livello locale. Nella nostra indagine congiunturale la curva del saldo ottimisti-pessimisti flette (timidamente) verso l’alto, e anche gli altri indicatori sono positivi, soprattutto nel confronto con lo stesso trimestre dell’anno passato.E’ vero, rimane ancora un clima congiunturale condizionato dalla capacità delle imprese di competere sui mercati internazionali, perché all’interno la domanda non si mostra in ripresa, almeno in ambito locale: resta infatti negativo il saldo degli ordini totali. Di certo resta la ferrea volontà degli imprenditori di continuare a combattere con forza per restare su ogni mercato. Non facciamoci perciò venir meno la speranza, non ora che il buio tunnel del recente passato sembra illuminarsi”.

Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, si è invece soffermato sul raffronto con i dati regionali: “Le previsioni della nostra indagine congiunturale sono pressochè in linea con quelle regionali, tuttavia si evidenziano alcuni dati positivi per la nostra provincia rispetto a quelli piemontesi, che ci confortano: gli ordini export a +13 nell’Alessandrino contro il +6 del Piemonte, il livello di attività e i nuovi ordini a +8 rispetto al +1 regionale, l’utilizzo delle risorse al 92% rispetto all’80% piemontese, l’occupazione che risale a zero contro il –9 del Piemonte”.

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