Autore Redazione
giovedì
3 Maggio 2018
06:00
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Cronaca - Alessandria

Case popolari: meno occupazioni abusive e graduatorie dimezzate

I numeri dell'Atc Piemonte Sud presentati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Grazie al prezioso contributo dell'ente nell'ambito del progetto triennale Finalmente Casa sono stati riqualificati tre appartamenti, uno in via Testore e due in via Viora.
Case popolari: meno occupazioni abusive e graduatorie dimezzate

ALESSANDRIA – Grazie al contributo di 25 mila euro stanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria l’Atc Piemonte Sud ha potuto riqualificare tre alloggi in città, uno in via Testore (foto in alto) e due in via Viora. Questo il risultato del primo anno del Progetto Finalmente Casa, la collaborazione tra l’ente presieduto da Pierangelo Taverna e l’Agenzia Territoriale per la Casa, prevista anche per i prossimi due anni e volta a contenere anche il fenomeno delle occupazioni abusive. Ora le tre case popolari potranno essere di nuovo assegnate a famiglie in difficoltà. Ad Alessandria rimangono 62 appartamenti ancora non assegnabili. La legge permette di poter recuperare solo alloggi liberi e con spese inferiori ai 15 mila euro. Per questo il finanziamento della Fondazione è stato decisivo, visto che è stata garantita quasi la metà del budget, intorno ai 60 mila euro totali per i tre appartamenti.

“La speranza è che questi fondi possano continuare a far conseguire importanti risultati” ha sottolineato il presidente della Fondazione Pierangelo Taverna.

Purtroppo dal 2008 la situazione economica è cambiata” ha ricordato il vice presidente Atc Piemonte Sud Marco Santidieci anni fa un canone di fascia alta toccava anche gli 85 euro al mese, ora arriva al massimo intorno ai 40/45 euro. Il tasso di morosità è preoccupante e purtroppo le risorse a nostra disposizione per gli interventi derivano soprattutto dai canoni.”

“Negli ultimi tre anni” ha comunque ricordato il direttore Atc Piemonte Sud Gianluca Ghiglione le occupazioni abusive in provincia sono calate, 130 a 47.”

In caduta libera anche le domande per una nuova casa arrivate nell’ultimo bando. “Rispetto alle precedenti 800 il numero si è più che dimezzato” ha sottolineato Ghiglione “un calo dovuto ai diversi requisiti inseriti nel regolamento comunale, come ad esempio l’aumento da 3 a 5 anni della residenza in città. Rispetto a questi diversi parametri inseriti dalla nuova giunta, dagli uffici regionali è arrivata una richiesta di puntualizzazione e verifica.”

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