14 Maggio 2018
10:16
Dietro facciata di circolo un vero night club con lavoratori in nero
STREVI – Doveva essere un circolo privato con finalità non commerciali, senza scopo di lucro, impegnato nell’organizzazione di eventi culturali, seminari, percorsi enogastronomici e attività sociali. In realtà era un night club con il 100% dei lavoratori in nero. A scoprirlo, nella notte tra il 21 e il 22 aprile, durante un controllo, i militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Asti-Alessandria insieme ai Carabinieri di Rivalta Bormida. L’ispezione ha riguardato l’associazione “Exx Odeon Club” a Strevi, in via Alessandria 73, e ha permesso di accertare un’attività professionale a scopo di lucro, compiuta a livello imprenditoriale senza alcun rispetto dei requisiti imposti a un circolo privato.
Gli avventori, infatti, potevano accedere nel locale senza alcuna formalità e nessuna quota associativa. L’adesione avveniva con il rilascio della tessera associativa al momento dell’ingresso nel club, all’interno del quale sono state trovate diverse ragazze tenute a indossare abiti succinti, trasparenti e provocanti, sottoposte a un rigido comportamento lavorativo. In particolare il loro compito era intrattenere i clienti ballando o conversando con loro, dovevano iniziare il turno alle 22 per terminare alle 5. Il cliente per la compagnia delle donne doveva versare 5 euro per la sua consumazione e 15 per ogni venti minuti trascorsi con loro.
La natura di ‘circolo’ dunque, secondo gli inquirenti, era stato solo una stratagemma per evitare di ottenere la licenza prevista per svolgere una vera e propria attività imprenditoriale. L’operazione ha permesso di accertare la presenza nel night di sei lavoratrici in nero, senza alcun contratto di lavoro e decine e decine di lavoratrici, figuranti di sala, sulla cui posizione gli inquirenti stanno svolgendo indagini. L’attività è stata sospesa e sono state riscontrate violazioni pari a 54 mila euro oltre all’emersione di 7 mila euro di contributi da pagare. (Immagine d’archivio)