26 Novembre 2013
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Il comune di Sezzadio contro la discarica a Cascina Borio
AGGIORNAMENTO ORE 12.10: si è conclusa la Conferenza dei Servizi. La decisione definitiva verrà presa entro un mese. A nome della Regione ha parlato una funzionaria del settore decentrato urbanistica di Alessandria che ha rimarcato il fatto che il progetto non sia conforme al piano regolatore, l’ASL ha espresso parere favorevole con prescrizione, negativo per il comune di Sezzadio, supportato dai 31 sindaci che già questo lunedì avevano ribadito il loro no in un documento congiunto. Il commissario prefettizio di Sezzadio, Enrica Montagna, ha sottolineato che nella variante urbanistica approvata ieri si è destinata l’area di Cascina Borio a uso estrattivo e successivamente agricolo. Proprio la dottoressa Montagna è stata applaudita dagli attivisti, presenti in sala. Applausi riservati anche agli altri sindaci che hanno ribadito il loro no alla discarica. Tra questi anche Walter Ottria, primo cittadino di Rivalta Bormida: “esiste il rischio di connessione tra le due falde, quella profonda e quella superficiale. Non capisco l’ASL che ha dato parere favorevole con prescrizione, cosa vuol dire?! La decisione spetta alla politica.”
AGGIORNAMENTO ORE 10.40: I comitati di base hanno deciso di entrare nella sede della Provincia, in via Galimberti, per assistere alla conferenza dei servizi. “Vogliamo vederli in faccia“, hanno detto. A parlare con loro il sindaco di Rivalta, Walter Ottria. Dopo che gli animi si sono rasserenati i manifestanti sono entrati, in silenzio
AGGIORNAMENTO ORE 10.30: Una sessantina di persone si sono radunate questo martedì mattina di fronte alla sede della Provincia, in via Galimberti ad Alessandria, per dire ‘no’ alla discarica di Cascina Borio. La Conferenza dei servizi, iniziata alle 10, dovrebbe infatti prendere una decisione definitiva sul progetto della Riccoboni Holding. L’azienda vorrebbe costruire a Cascina Borio, nell’acquese, una discarica per lo smaltimento di un milione e 700 mila metri cubi di rifiuti, ritenuti non pericolosi. I comitati di base, e una e ventina di sindaci del territorio, però, si oppongono con forza al progetto, convinti che la discarica danneggerebbe la falda acquifera sottostante. “Siamo qui per difendere il nostro territorio e per sostenere i sindaci presenti alla Conferenza dei servizi e contrari al progetto – ha spiegato Lino ai microfoni di Radio Gold News – Per una volta, vorremmo prevenire, anzichè dover poi intervenire quando il disastro è fatto“.
AGGIORNAMENTO MARTEDI’ ORE 10.00: In concomitanza con la Conferenza dei Servizi, questa mattina, si è formato un presidio con una trentina di persone (foto).
AGGIORNAMENTO ORE 13: questo lunedì circa venti sindaci dell’acquese si sono presentati a Palazzo Ghilini, sede della Provincia di Alessandria, per leggere un documento, firmato da 31 primi cittadini, dove si chiede di non concedere alla ditta Riccoboni l’autorizzazione di costruire la discarica a Cascina Borio. La Provincia si pronuncerà domattina, durante la Conferenza dei Servizi: “il progetto non deve avere luogo proprio sopra una falda di acqua purissima” ha detto a Radio Gold News il sindaco di Acqui Terme, Enrico Bertero, “capace di rifornire 200/250 mila persone per un tempo indefinito. Il documento è stato inviato anche al ministro dell’Ambiente Orlando e alla Regione.”
NOTIZIA: Fermare questo progetto di morte è ancora possibile. Questo lo slogan dei comitati di base contro la discarica di Sezzadio, pronti a mobilitarsi in vista della Conferenza dei Servizi di domani mattina (martedì ndr), dove sarà presa una decisione definitiva sulla richiesta della Riccoboni Holding. L’azienda vorrebbe costruire a Cascina Borio, nell’acquese, una discarica per lo smaltimento di un milione e 700 mila metri cubi di rifiuti, ritenuti non pericolosi. I comitati di base e più di venti sindaci del territorio sono contrari, convinti che la discarica danneggerebbe la falda acquifera sottostante, un serbatoio che rifornirebbe 250 mila persone. Il fronte del no alla discarica è convinto che la Provincia dirà sì alla discarica e, proprio martedì mattina, ha organizzato ad Alessandria un presidio davanti alla sede della Conferenza dei Servizi, in via Galimberti 2, a partire dalle 10.
Già quest’estate i rappresentanti della Provincia di Alessandria, di ATO, di ARPA e di alcuni comuni come Acqui e Sezzadio avevano chiesto alla Riccoboni la ripetizione delle misurazioni sui terreni interessati, anche nel periodo estivo da fine luglio a fine agosto.
“Peccato anche che chi pagherà il prezzo più alto sarà la falda acquifera sottostante Cascina Borio e di conseguenza tutti noi” hanno scritto i comitati di base “E noi non possiamo permettere che il Comune di Sezzadio e tutto il territorio siano lasciati da soli, unici ostacoli rimasti contro l’assalto degli speculatori. Perchè la falda è di acqua buona e può soddisfare le esigenze di 250.000 persone. Inoltre hanno già deciso che l’intera Valle Bormida dovrà diventare una discarica che accoglierà rifiuti altamente tossici e nocivi che inquineranno irrimediabilmente la nostra terra, già duramente segnata dai veleni dell’Acna. Il numero dei tumori è già in costante aumento, i prodotti della nostra agricoltura saranno invendibili e nessuno vorrà più venire a visitare le nostre bellezze naturali. Insomma sarà la morte (in tutti i sensi!!!) dell’intera Valle Bormida”.