Autore Redazione
martedì
5 Giugno 2018
16:22
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Cronaca - Alessandria

Altri furti agli ‘orti solidali’: rubati anche gli attrezzi

La Caritas ora teme che i continui furti facciano fallire il progetto
Altri furti agli ‘orti solidali’: rubati anche gli attrezzi

ALESSANDRIA – Non c’è limite all’indecenza e anche progetti importanti e con un alto valore sociale ora vengono minacciati per colpa di alcuni balordi. Sono coloro che stanno curando gli “Orti solidali“, nella zona del forte Acqui, a denunciare l’ennesimo furto, che si aggiunge a una lunga serie. Tutto “è iniziato tutto lo scorso novembre – racconta Carlo Scardellato, responsabile del progetto “Orti solidali” di Caritas – con i primi furti di verdura (a denunciare la cosa era stata, allora, l’Aps Cambalche), poi, un mese fa, la baracca che utilizziamo come ricovero attrezzi è stata scoperchiata e, infine, domenica sera sono stati forzati i lucchetti di una dozzina dei cassoni di cui dispone ciascun orto ed è stata fatta razzia degli attrezzi e e dei materiali al loro interno“.

Il furto, avvenuto domenica notte, rischia di vanificare gli sforzi di un progetto iniziato nel 2015 costituito da 78 lotti di terreno. Questi campi, concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Alessandria con in più fondi messi a disposizione dalla Caritas, sono stati assegnati a persone in grave disagio economico per coltivare frutta e ortaggi. Non solo però perché una parte dei campi permette di produrre verdura destinata alla “Tavola amica”, anche lei oggetto di furti.

“Gli ortolani non possono che essere furiosi e demoralizzati – ha continuato Scardellato. Con il progetto ‘Orti Solidali’ si è voluto dare un’impronta diversa al concetto di assistenzialismo, cercando di creare un luogo di scambio e di un aiuto reciproco all’interno della comunità cittadina, ma se non si trova una soluzione, tutto il lavoro fatto, con e per gli ortolani, sarà stato vano“.

La preoccupazione della Caritas è che questo continuo accanimento da parte di balordi possa portare all’abbandono dei campi da parte di chi ha aderito al progetto. “Abbiamo pensato a delle possibili soluzioni – aggiunge Scardellato – Siamo arrivati a fare un sopralluogo con un’azienda che si occupa di sicurezza ma, ovviamente, un’investimento per un sistema efficace avrebbe un costo eccessivo, soprattutto considerato che si sta proteggendo della verdura. Ci auguriamo, più che altro, che il Comune solleciti le forze dell’ordine e che parallelamente ragioni dell’attivazioni di ulteriori percorsi di riqualificazione urbana per quell’area, convinti che la riduzione del degrado passi soprattutto da progetti che stimolino la partecipazione dei cittadini”.  

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