Autore Redazione
venerdì
3 Gennaio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Omicidio stradale: "speriamo sia la volta buona"

Omicidio stradale: "speriamo sia la volta buona"

Forse è la volta buona, almeno questo è l’augurio delle associazioni che da anni si battono per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Il ministro Anna Maria Cancellieri ha infatti promesso che entro gennaio sarà presentato un disegno di legge, o addirittura un decreto che accolga le richieste di molti cittadini e di diverse associazioni come l’Associazione amici polizia stradale, l’Associazione Lorenzo Guarnieri e l’Associazione Familiari vittime degli incidenti stradali. Queste realtà da tempo chiedono innanzittuto l’aumento delle pene minime nei casi di guida sotto effetto di alcol e/o droghe. Attualmente i giudici applicano pene dai 2 ai 3 anni secondo quanto previsto per l’omicidio colposo dal codice penale. Tra le altre richieste anche l’arresto in flagranza di reato, come già previsto dal codice penale per reati minori rispetto all’omicidio. Infine tra i punti essenziali anche il così detto “ergastolo della patente”: chi uccide sotto effetto di alcol e/o droga dovrà essere privato definitivamente della patente dopo il primo omicidio.

Il provvedimento sarà studiato e condiviso con i tecnici del Viminale con il ministro Cancellieri che ha sottolineato la necessità di “proteggere quelle famiglie che si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero” e dunque prevedendo anche corsie preferenziali per il giudizio. D’altra parte i numeri presentati dalla polizia stradale testimoniano l’importanza di soluzioni tempestive. Nei primi dieci mesi del 2013 infatti, su circa un milione e mezzo di infrazioni contestate, ci sono stati oltre 18 mila denunce per guida in stato di ebbrezza e oltre 1.000 per chi invece era sotto l’effetto di droghe.

“Speriamo che questo iter arrivi al dunque – ha spiegato Ezio Bressan dell’associazione Familiari Vittime della Strada. Io sono come San Tommaso e quindi voglio vedere. Se la Cancellieri rispetta quanto ha detto va bene, fatto salvo che noi, come associazione ‘Familiari vittime della strada’ chiediamo che l’omicidio stradale si debba introdurre anche nei casi di guida pericolosa. Sull’ergastolo della patente siamo assolutamente d’accordo. Noi vorremmo, oltre all’inserimento di queste novità anche pene più severe. Deve essere introdotto un qualcosa di nuovo e non più solo l’omicidio colposo. La Cancellieri ha detto una cosa bella: ‘non dobbiamo pensare che queste tragedie tocchino solo gli altri perché gli altri siamo noi”.
L’accelerata del ministro, sperano ora le associazioni, dovrebbe rompere gli indugi dei mesi passati: “gli ostacoli incontrati finora sono banalissimi: alcuni legislatori dicono che le pene in parte ci sono già per questo tipo di reati e io sono parzialmente d’accordo ma il problema è che non vengono applicate nella maniera corretta. Le difficoltà risiedono nella necessità di modificare il codice penale, il codice della strada, però modifichiamo tante cose e allora perché questa no, mi domando. Il problema è che questo fenomeno sta diventando un problema sociale. In più aumentiamo i biglietti di treni e autobus e obblighiamo le persone ad andare in auto incrementando il rischio di incidenti”.

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