Autore Redazione
giovedì
9 Gennaio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

‘Pasticcio multe’: la Provincia annulla i verbali illegittimi

‘Pasticcio multe’: la Provincia annulla i verbali illegittimi

AGGIORNAMENTO ORE 16.10: La Provincia ha formalmente comunicato l’annullamento delle multe agganciate a vaerbali scaduti: “In primo luogo esprimo e rinnovo le mie scuse a tutti i cittadini interessati – ha dichiarato il Vice Presidente Gianfranco Comaschi – e confermo che ho dato disposizione affinché si proceda con assoluta urgenza e tempestività alla completa verifica dei verbali emessi e notificati per l’adozione immediata di provvedimenti di annullamento in autotutela nei confronti di coloro che sono stati illegittimamente sanzionati. L’esito delle verifiche sarà loro comunicato attraverso il sito web ed, eventualmente, missive inviate direttamente a casa. I fatti avvenuti sono ingiustificabili e per porre rimedio a questa situazione verranno adottate, con urgenza, tutte le possibili misure organizzative rivolte a diminuire il disagio dei cittadini in termini di accessibilità allo sportello ed al servizio telefonico. Nel contempo, si stanno appurando le responsabilità individuali di quanto avvenuto per procedere sotto il profilo amministrativo e disciplinare. In quest’ottica, verranno a breve riviste l’organizzazione complessiva del Servizio e la ridistribuzione delle competenze, al fine di allontanare dal procedimento di accertamento delle sanzioni i responsabili, in modo da assicurare che quanto accaduto non abbia a ripetersi”.


NOTIZIA: Le multe recapitate ai cittadini sulla base di verbali scaduti, e non ancora pagate, verranno annullate. Lo ha detto il Vicepresidente della Provincia, Gianfranco Comaschi, rispondendo alle domande relative al pasticcio denunciato a inizio settimana dal quotidiano La Stampa.
Tutto è iniziato durante le festività natalizie. In quel periodo infatti, dalla Provincia, sono partiti migliaia di verbali con contestazioni relative a infrazioni di mesi prima per il superamento dei limiti di velocità. Una situazione che prevede anche l’obbligo di comunicazione, a carico del proprietario del mezzo, dell’effettivo soggetto alla guida. In caso contrario, trascorsi 60 giorni, si incappa nell’articolo 126 bis. Un articolo che ora molti alessandrini conoscono bene e che impone al destinatario del verbale (oggetto del contendere) la comunicazione, entro 90 giorni, del conducente. Il problema è che il verbale è annullabile e quindi le eventuali somme richieste per l’omissione di comunicazione del reale guidatore non possono più essere richieste. In molti casi però è accaduto il contrario ed è quindi esplosa la vicenda denunciata dalla Stampa.
Così il Vicepresidente della Provincia, Gianfranco Comaschi, è stato costretto a porre rimedio alla grana: “ho adottato un atto di indirizzo dove chiedo che venga fatto l’annullamento, in autotutela, di tutti i verbali emessi fuori dai termini e quindi scaduti. Si rimedia in questo modo naturalmente con le scuse che non manco di rivolgere a chi ha subito questa vicenda, però, purtroppo, accadono anche queste cose. Poi ci sono altri interventi che ho chiesto vengano attivati: la verifica delle responsabilità per i provvedimenti dovuti sotto il profilo amministrativo e disciplinare, se ce ne sarà bisogno, e comunque ho espresso, a questo punto, la mia volontà di modificare l’organizzazione del servizio. Di conseguenza si rivedranno ruoli e competenze perché non intendo rimanere inerte davanti a un fatto di queste proporzioni.”
Resta da chiarire la posizione dei cittadini che hanno già pagato, pur non dovendo farlo, perché destinatari di verbali scaduti: “in questo caso credo che il cittadino possa chiedere il rimborso. Per questo aspetto, comunque, chederò un chiarimento sotto il profilo legale e mi regolerò di conseguenza. Anche su questo tuttavia daremo informazioni. Sull’annullamento, entro pochi giorni, al più tardi all’inizio della settimana prossima, daremo notizia nel modo più ampio possibile. Quindi l’invito ai cittadini che hanno ricevuto verbali vecchi, quelli antecedenti all’aprile 2013, sicuramente non devono fare nulla e devono attendere. Se hanno pagato sulla base di un verbale scaduto credo possano fare la richiesta di rimborso”.
Intanto Comaschi non nasconde il disappunto e la delusione: “sono molto alterato per tutta questa vicenda anche perché ho seguito le attività del servizio e ho cercato di fare delle analisi per capire come le attività venivano svolte. Il ritardo nella gestione del lavoro da smaltire può anche esserci, però non è possibile fare quanto è poi avvenuto. E quello che è avvenuto comporta anche un danno economico che non è un aspetto secondario e fa parte delle verifiche che andremo a fare.”

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