Autore Redazione
giovedì
23 Gennaio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Una pagina facebook per salvare il campo scuola e presto una raccolta firme

Una pagina facebook per salvare il campo scuola e presto una raccolta firme

Ancora una volta sono freddi numeri a riassumere il dramma vissuto dalle famiglie alessandrine in emergenza abitativa. Una condizione di estrema difficoltà che, ogni anno, porta circa 1500 persone a rivolgersi allo Sportello Casa del Comune di Alessandria. Di queste, solo poco più di 130 lo scorso anno sono entrate nella graduatoria per avere un alloggio di Emergenza Abitativa. Un numero in allarmante aumento rispetto alle 83 richieste raccolte nel 2012 e, soprattutto, decisamente più elevato rispetto ai 45 alloggi a disposizione dell’ Agenzia territoriale per la casa (Atc). Un quadro particolarmente drammatico che non comprende tra l’altro le 90 famiglie che già questo mese si sono rivolte allo sportello Casa di Palazzo Rosso e che, pur vivendo una situazione di emergenza, non hanno i requisiti di legge per presentare domanda. Proprio per cercare di dare una risposta ai cittadini in tempi più brevi, la Giunta Comunale a dicembre ha ridefinito alcuni criteri per l’assegnazione e previsto una graduatoria semestrale anziché annuale. Un provvedimento che si è andato ad inserire tra le politiche di sostegno attivate negli anni dallo stesso Comune ed elencate mercoledì mattina dal Dirigente di Palazzo Rosso, l’architetto Pierfranco Robotti, durante la Commissione politiche sociali e sanitarie cui hanno preso parte anche il Presidente e Direttore dell’Atc e rappresentanti di alcuni Enti e associazioni del Tavolo Tecnico Emergenza Freddo del capoluogo. Proprio questo ultimo organismo, coordinato dal Comune di Alessandria e che vede come attori il Cissaca, l’Asl-Al, l’Associazione Opere Giustizia e Carità, la Caritas, la Cooperativa Sociale Coompany, e la Comunità San Benedetto al Porto sta costantemente monitorando l’evolversi dell’emergenza abitativa nel capoluogo e cercando risorse per rispondere alle esigenze delle famiglie.

Quasi 200 famiglie rischiano di finire in mezzo a una strada alla fine dell'inverno

Nonostante le difficoltà, e grazie ai 20.000 euro stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il Tavolo tecnico lo scorso anno è riuscito a prorogare gli sfratti di decine di famiglie alessandrine fino alla fine dell’inverno e all’assegnazione dell’alloggio di edilizia popolare. Le risorse stanziate hanno inoltre permesso alle famiglie di onorare bollette di luce e gas scadute e affrontare i mesi invernali al caldo, oppure di pagare la caparra richiesta per avviare contratti di locazione. Lo scenario, quest’anno, è però a tinte decisamente più fosche. A fronte di risorse pubbliche sempre più esigue, i casi di emergenza posti all’attenzione del Tavolo Tecnico dal mondo dei servizi sociali sono quasi quadruplicati. Le segnalazioni sono schizzate a 195 rispetto alle 51 di 12 mesi fa. Quasi 200 famiglie, di cui 125 con una media di due bimbi a carico e 115 già sotto sfratto, per le quali “non si intravede un futuro” ha commentato con preoccupazione Marina Fasciolo del Cissaca. Ad oggi già metà dei 20.000 euro nuovamente stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per l’Emergenza Freddo sono già stati utilizzati e dal mese prossimo, ha aggiunto Fabio Scaltritti della Comunità di San Benedetto al Porto, decine di famiglie potrebbero finire in mezzo a una strada. Una condizione che già oggi vivono i 48 uomini senza fissa dimora ospitati in questi mesi nell’ostello maschile, potenziato durante l’inverno proprio grazie al lavoro e alle sinergie create dal Tavolo Tecnico, e le 14 donne che da quest’anno trovano un riparo nella nuova struttura femminile, recentemente inaugurata. Persone che, con la fine dell’inverno, torneranno probabilmente ad affollare i vagoni dismessi dei treni, ormai rinominati “Albergo Stazione”. 

Quasi 200 famiglie rischiano di finire in mezzo a una strada alla fine dell'inverno

In questo scenario continuano inoltre a crescere anche i casi di occupazioni abusive, oggi oltre un centinaio. Un fenomeno allarmante e “di certo non la soluzione alle emergenze abitative dei cittadini” ha rimarcato il Presidente dell’Atc, Piervittorio Ciccaglioni. Le occupazioni abusive causano infatti all’Agenzia territoriale per la Casa un danno economico di circa 300- 350 mila euro, privano il legittimo assegnatario della possibilità di avere una casa e, inoltre, ha aggiunto Ciccaglioni “fanno svanire la possibilità per la famiglia ‘abusiva’ di entrare in graduatoria per l’assegnazione dell’alloggio“. A preoccupare è però anche il diffondersi di occupazioni abusive orchestrate a scopo di lucro dalla criminalità. Intenzionata a scindere i casi frutto di disperazione delle famiglie da quelli dietro cui si nasconde la malavita, l’amministrazione comunale di Alessandria, tramite l’assessore alla coesione sociale, Mauro Cattaneo, mercoledì mattina ha quindi nuovamente auspicato la convocazione del tavolo tecnico in Prefettura, richiesto dal sindaco Rita Rossa lo scorso giugno e più volte sollecitato in via ‘ufficiosa’ nei mesi successivi. L’obiettivo del Comune di Alessandria è infatti quello di trasformare il Tavolo Tecnico Emergenza Freddo in un organismo permanente che si occupi dell’emergenza abitativa tutto l’anno e che includa, oltre ai funzionari dell’Atc, anche i sindacati degli inquilini e rappresentanti dei proprietari immobiliari. L’emergenza abitativa, come sottolineato dal Presidente della Commissione politiche sociali, Paolo Berta, va infatti affrontata sotto diversi punti di vista. Se da una parte c’è quella che Fabio Scaltritti ha definito la “contraddizione intollerabile” di decine e decine di alloggi sfitti a fronte di centinaia di famiglie in emergenza abitativa, dall’altra c’è infatti anche la condizione dei piccoli proprietari di immobili che in caso di affittuari morosi, oltre a non percepire il canone mensile si ritrovano anche a dover pagare le bollette di luce e gas non onorate dagli inquilini. “Fondamentale che ciascuno faccia la sua parte, a partire dallo Stato” ha rimarcato quindi l’assessore Cattaneo, così da poter censire e analizzare singolarmente le 195 caselle di quel file excel rinominato “Calendario degli sfratti”. Il Comune  di Alessandria, “pur avendo pronti tutti gli atti amministrativi necessari agli sfratti”, ha precisato l’architetto Robotti, “non segue la linea: tutti fuori tout court” ed è intenzionata a tutelare il più possibile le categorie di cittadini più fragili, come ad esempio le donne sole con bimbi a carico.  In attesa della convocazione dal tavolo tecnico da parte del Prefetto, tutti i soggetti impegnati ad affrontare l’emergenza abitativa del capoluogo dovrebbero tornare a confrontarsi la prossima settimana a Palazzo Rosso durante una nuova commissione.

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