Autore Redazione
lunedì
27 Gennaio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Stretta di mano tra BPM e Confindustria: 90 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese

Stretta di mano tra BPM e Confindustria: 90 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese

Un patto per le aziende del territorio. Confindustria Alessandria e Banca Popolare di Milano hanno siglato questo lunedì mattina un accordo strategico volto a finanziare le piccole e medie imprese. “Siamo consapevoli delle responsabilità di far fronte all’economia provinciale” ha dichiarato Giuseppe Castagna, consigliere delegato e direttore generale della BPM, l’istituto bancario che ha inglobato la Cassa di Risparmio di Alessandria. BPM metterà a disposizione delle realtà imprenditoriali associate a Confindustria un plafond di 60 milioni di euro, a tassi agevolati, destinati ad implementare alcune importanti voci di un’impresa: la gestione ordinaria, la riqualificazione industriale, la sicurezza, l’efficienza energetica e la tutela ambientale. L’istituto di credito lombardo fornirà altri 30 milioni di euro attraverso un bond territoriale, un prestito obbligazionario, anche questo a tassi agevolati. I proventi saranno destinati all’internazionalizzazione delle aziende della provincia.

Il credit crunch, detto in altri termini, la stretta creditizia, è attualmente senza dubbio una “spina nel fianco” delle imprese” ha sottolineato il direttore generale di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva “Il Centro Studi Confindustria ha stimato che nel dicembre scorso oltre il 14% delle imprese manifatturiere non ha ottenuto il credito richiesto, inoltre soprattutto le Piccole e Medie imprese continuano a pagare interessi più alti rispetto alle altre imprese europee loro competitrici. La disponibilità complessiva – pari a  90 milioni di euro – che la Banca Popolare di Milano destina alle PMI  operanti in provincia, oltre a continuare una particolare attenzione per il nostro territorio, potrà costituire lo strumento per alleggerire il fenomeno della stretta creditizia che, come evidenziato, rappresenta un elemento di freno alle potenzialità di crescita delle imprese piccole e medie”.

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