4 Febbraio 2014
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Furti di gasolio e incendi d’auto. I carabinieri stroncano banda a Pontecurone
I carabinieri di Tortona e Pontecurone sono riusciti a sgominare una banda composta da 4 soggetti autori, dall’autunno scorso, di furti di gasolio per 7.500 euro, furti di attrezzature agricoli e di incendi ai danni di 3 auto. L’escalation di azioni criminose sarebbe scaturita da alcune questioni collegate alla gestione e cessazione di un bar di Pontecurone, peraltro dalla fama tutt’altro che buona perché frequentato da tossicodipendenti. A capo di tutto, Christina Pierro, di 40 anni. La donna cessata l’attività del bar, aveva cominciato a organizzare veri e propri atti intimidatori nei confronti di creditori e persone collegate al locale, avvalendosi dei due figli e di un amico. La condotta del sodalizio è risultata particolarmente pericolosa per le modalità di azione del gruppo. Secondo gli inquirenti era infatti ormai divenuta una “mania” il ricorso agli incendi per regolare eventuali questioni in sospeso. Alcuni dei componenti della banda infatti avevano già manifestato l’intenzione di incendiare un capannone e una nuova autovettura. I continui furti di gasolio e le razzie in abitazioni sarebbero invece avvenuti sia per autofinanziarsi che per terrorizzare coloro che contrastavano il gruppo. Nel complesso sono stati 16 i furti di gasolio per 5.000 litri complessivi, compiuti ai danni di una cooperativa. Le indagini sono partite dopo la denuncia del padre di Christina Pierro, vittima del furto di gasolio. A carico degli arrestati anche l’incendio di tre auto: una Fiat Punto a Pontecurone, di proprietà di un barista del paese, una Renault Clio e una Renalut Scenic, mezzi riconducibili a un avventore del bar. A determinare l’accelerazione investigativa l’ormai programmata rapina in una villa a discapito di un ingegnere in pensione della Val Grue, aggravata dalla possibilità di fuga all’estero. I malviventi avevano infatti realizzato il duplicato della porta blindata della villa durante l’istallazione grazie a un fabbro conosciuto dal gruppo. E’ stato l’ultimo atto perché lunedì mattina sono finiti in manette, Christina Pierro, 40 anni, il figlio Carlo Spada di 19 anni con il fratello di 16 oltre a un complice, Giuseppe Corbo, 30 anni. Le indagini si sono chiuse lunedì all’alba con l’intervento dei Carabinieri, diretti dal capitano Roberto Ghiorzi.