Autore Redazione
giovedì
20 Febbraio 2014
00:00
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Cronaca - Italia

Federpreziosi: nel 2013 meno peggio del previsto, ma il discorso vale solo per metà dei punti vendita

Federpreziosi: nel 2013 meno peggio del previsto, ma il discorso vale solo per metà dei punti vendita

Il bilancio del 2013 è meno pesante del previsto, ma comunque non fa rialzare la testa al settore orafo. Dal questionario di Federpreziosi, rivolto a 703 punti vendita, emerge una situazione di stasi o di lieve miglioramento del settore rispetto al 2012, ma il discorso vale solo per la metà degli operatori.

Il 30% degli esercizi commerciali oggetto dell’indagine ha rivelato un volume di vendite invariato o con un leggero incremento (fino al 5%), mentre il 16% ha dichiarato un aumento tra il 5% e il 30%. Certamente però c’è anche l’altra faccia della medaglia visto che il 34% ha lamentato un calo tra il 5% e il 20% e la restante parte, pari al 14% del totale, ha subito una flessione delle vendite tra il 20% e il 30% (peraltro in alcuni casi, anche superuiore: 6%).
Nel 2013 la richiesta maggiore da parte della clientela si è concentrata sulla gioielleria tradizionale o artigianale (34%), i monili in argento (32%), gli orologi (30%, al di là delle caratteristiche e della fascia di prodotto), i bijoux (16%). Tra le tipologie più acquistate gli anelli con un 12% e gli orecchini con un 9%.

I dati rispetto al periodo di vendita spicca il mese di dicembre con un 28%, seguito da agosto (17%), maggio (14%), luglio (13%) e giugno (10%). Disastroso come ormai da tradizione il periodo gennaio-marzo. Le festività che trainano di più sono Natale (29%), le comunioni (21%), i matrimoni (17%) e gli anniversari (13%). Tonfo invece per San Valentino (9%).

Federpreziosi: nel 2013 meno peggio del previsto, ma il discorso vale solo per metà dei punti vendita

Tra i punti critici, anche nel 2013, rimane l’informatizzazione. Sempre ferma sul 64% la percentuale delle aziende che propone una vetrina virtuale.

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