21 Febbraio 2014
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Dall’Argentina Norma guarda l’Italia e racconta cos’è la crisi
In Italia in questi giorni si discute, si litiga, si manifesta, tutto nella speranza che la difficile situazione del paese possa cambiare. Eppure, dall’altra parte dell’Oceano, una nostra lettrice e ascoltatrice, Norma (legata all’italia per il legame dei suoi parenti proprio con la provincia di Alessandria), ci ha inviato una mail per invitarci a non disperare. La sua esortazione giunge da un Paese che sembrava avesse trovato la forza per riemergere. Il quadro dell’attuale Argentina invece racconta una storia differente:
“Capisco abbastanza la vita in mezzo alla crisi come quella che regna in Italia ormai da tempo, perché noi argentini ne abbiamo già passate tante. In questi giorni da noi c’è una grave situazione a livello politico, economico e sociale. Chissà come andrà a finire. Per l’utilizzo della carta di credito all’estero è previsto un ricarico del 35%, per viaggiare all’estero la nostra moneta non serve, non viene accettata. Inflazione altissima (30% anno 2013) con dati ufficiali che la mascherano. Di conseguenza: deprezzamento de la moneta nazionale, spesa pubblica fuori controllo, politica populista di sussidiarietà, continua perdita delle riserve in dollari, fuga di capitali, (anche fuga dei prigionieri dalle carceri) disoccupazione, crisi energetica e blackout in Buenos Aires e dintorni, impennata dei prezzi al consumo, ondata di saccheggi, criminalità in aumento, insicurezza, manifestazioni dappertutto, stipendi bassissimi, mancanza di indipendenza tra i poteri repubblicani, autoritarismo (ricetta del Venezuela), attacchi alla libertà di stampa ed espressione e rischio per i media a causa dei frequenti controlli, sostenuta crescita delle baraccopoli (bidonvilles), corruzione pubblica stratosferica senza precedenti e leggitimo sentimento di rabbia e impotenza da parte della popolazione onesta.
Spero che questa noiosa enumerazione sia in qualche modo una approssimazione ad altre realtà, e che possa portare un po’ di speranza a tutti gli italiani che soffrono le conseguenze di questo periodo di crisi, nella consapevolezza che l’Italia troverà la soluzione per andare avanti, e che non ci sarà così tanto da cambiare e migliorare come dovremo fare noi.
Per fortuna esiste il mondo interiore che ci permette di sognare, di non abbandonare le nostre passioni. Papa Francesco ci sta aiutando a credere che almeno un piccolo cambiamento sarà possibile? Speriamo di sí.“