Autore Redazione
giovedì
26 Luglio 2018
14:50
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Cronaca - Alessandria

Polfer svela maxi traffico di auto: sequestrati 860 veicoli

Molti veicoli erano stati utilizzati per compiere reati in Lombardia e Veneto: dai furti in appartamento a quelli con destrezza, fino allo spaccio di cocaina.
Polfer svela maxi traffico di auto: sequestrati 860 veicoli

ALESSANDRIA – Da un controllo di routine sul treno nella stazione di Alessandria si è aperto, per la Polfer di Alessandria, un vero e proprio vaso di Pandora: un’indagine lunga due anni su un traffico di 860 automobili, ora tutte confiscate e sotto sequestro.

Era il dicembre 2015 quando gli agenti si imbatterono in due cittadini rumeni di 30 e 26 anni, uno residente a Genova e l’altro in Romania. Entrambi risultarono senza biglietto: uno dei due aveva anche una carta d’identità contraffatta mentre l’altro non seppe dare spiegazioni in merito a una targa automobilistica nascosta nello zaino.

Al termine dell’identificazione e della stesura degli atti i due furono autorizzati a lasciare gli uffici ma il Responsabile della Sezione Polfer di Alessandria si mise subito al lavoro per inquadrare meglio la vicenda e per chiarire il possesso della targa.

Subito gli agenti scoprirono delle incongruenze tra la versione raccontata dai due stranieri e la banca dati della Polizia e di settore. Poco dopo la Polfer individuò centinaia di auto intestate alla stessa persona, facendo subito scattare una serie di accertamenti a cascata da parte del personale della Squadra durate circa due anni con puntuali indagini sul campo. Nel frattempo furono ascoltate circa quaranta persone che a vario titolo, in Piemonte, Liguria e Lombardia, si erano occupate della compravendita dei veicoli. Altri controlli furono svolti a Genova per provare la falsità delle dichiarazioni rese dal rumeno.

Alla fine è risultato che il 30enne aveva acquistato e continuava ad acquistare e intestarsi ben 303 veicoli, usufruendo dei benefici fiscali riservati ai commercianti di auto ma senza averne titolo e causando un danno al Pubblico Registro Automobilistico pari a 98.852 euro, oltre alle sanzioni previste. L’intestazione fittizia dei veicoli permetteva ai reali utilizzatori di restare anonimi e c’erano diverse vetture utilizzate per fini illeciti ovvero con a carico sanzioni amministrative di ogni genere non onorate.

Tra i reati perpetrati con quei veicoli spiccano quelli consumati a Padova e nel milanese per compiere furti in appartamento. In provincia di Milano sono stati registrati furti con destrezza nei parcheggi e in una tabaccheria. A San Donà di Piave una di quelle autovetture è stata utilizzata da cittadini colombiani per spacciare cocaina. Tutti i veicoli fittiziamente intestati sono stati sottoposti a sequestro e confisca con una misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Genova.

Nel prosieguo dell’attività è emersa una vera e propria rete di persone collegate al cittadino rumeno, cui facevano parte un uomo del Gambia residente nel comune di Cinisello Balsamo con altri 146 veicoli intestati e un danno al Pubblico Registro Automobilistico di euro 67.513, oltre alla stessa convivente e connazionale del rumeno residente a Genova, alla quale erano stati intestati altri 444 veicoli intestati, con 149.609 euro di danno.

La tecnica utilizzata consentiva non solo l’intestazione fittizia di veicoli ma un grosso risparmio per quanto concerne il passaggio di proprietà: fingendosi “commercianti di auto”, infatti, si pagavano solo la c.d. “minivoltura” con un danno complessivo accertato a carico del Pubblico Registro Automobilistico di 315.974 euro.

Alla fine tre persone sono state denunciate per truffa aggravata perché commessa ai danni di Ente pubblico, false dichiarazioni sulle proprie qualità personali e falsità ideologica alle Autorità Giudiziarie di Genova, Alessandria, Monza. Su altre persone coinvolte a vario titolo, tra responsabili, collaboratori ed acquirenti, le Procure stanno valutando il loro concorso nei reati o il favoreggiamento.

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