Autore Redazione
domenica
29 Luglio 2018
13:20
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Cronaca - Alessandria

Donna disabile segregata in una stanza per rubarle la pensione

L'intervento della Polizia Municipale di Alessandria nell'alloggio in via Brescia ha svelato l'orrore e restituito la libertà alla donna di 48 anni
Donna disabile segregata in una stanza per rubarle la pensione

ALESSANDRIA – Da mesi era costretta a vivere chiusa in una stanza la donna di 48 anni salvata venerdì dalla Polizia Municipale di Alessandria. A segregarla in quei pochi metri con i suoi due cani è stato un uomo di 37 anni di Cremona che la teneva chiusa nell’appartamento in via Brescia, senza luce, acqua, gas e telefono, probabilmente per spendere i soldi della pensione di invalidità della donna.

Come riportato da La Stampa, la 48enne non poteva deambulare e l’uomo che circa 9 mesi prima l’aveva portata in quell’appartamento nel centro di Alessandria teneva la sua carrozzina in un’altra stanza. La donna era così costretta a usare il letto anche come bagno. E come lei i due cani tenuti in quella stessa stanza.

Proprio l’odore nauseabondo aveva allertato i vicini di casa. Grazia, ha raccontato, abita al secondo piano e si è trasferita nella palazzina due mesi fa. Le altre famiglie dello stabile l’avevano avvisata che al piano di sotto viveva una donna disabile e di quell’odore così forte che a stento riusciva a tenere lontano serrando porte e finestre. Anche Giovanni, che vive proprio al primo piano, cinque mesi prima aveva cominciato a lamentarsi dell’odore che arrivata dall’appartamento vicino. Anche lui si era preoccupato e aveva segnalato la situazione, ha raccontato. La donna che viveva nell’appartamento, però, non si vedeva mai e l’uomo che avrebbe dovuto stare con lei e i due cani si vedeva “solo passare” una manciata di minuti al mattino e alla sera.

Dopo la segnalazione del proprietario dell’immobile, l’intervento della Polizia Municipale venerdì ha svelato l’orrore e restituito la libertà alla donna, subito portata in ospedale per accertamenti. Da tempo la famiglia stava cercando la 48enne, originaria di Carpi,  di cui i famigliari avevano perso le tracce forse poco dopo l’inizio della relazione con il 37enne, conosciuto via chat nel 2011. Un uomo, ora denunciato per sequestro di persona, che avrebbe dovuto amarla e prendersi cura di lei ma che in realtà che la teneva chiusa in una stanza mentre lui viveva in un altro appartamento con un’altra donna.

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