6 Marzo 2014
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Denunciati 10 minorenni: una ‘baby gang’ specializzata in furti e scippi [VIDEO]
Era diventata una sorta di gara, una competizione. Chi riusciva a strappare la borsa dalla vittima prescelta teneva la maggior parte del maltolto. Seguendo questo schema un gruppo di minorenni, di età compresa tra i 14 e 17 anni, è riuscito a mettere a segno circa una decina di furti nel capoluogo. I giovani, 9 ragazzi e una ragazza, sette nati in Italia da famiglie marocchine e uno di origini albanesi, insieme ad altri due giovani nati in Marocco ma cresciuti in Italia, sono stati ora denunciati per rapina impropria, furto con strappo, furto aggravato e furto con destrezza. La ‘gang’ di giovanissimi agiva sempre nel tardo pomeriggio, dopo la scuola, in gruppetti di due o tre. Prima adocchiavano la vittima, sempre una donna anziana che non avrebbero così potuto opporre resistenza o inseguirli. Con fare disinvolto, poi, la pedinavano, spesso fino all’ingresso dell’abitazione e infine, con un rapido gesto della mano, le strappavano la borsa e si davano velocemente alla fuga. Proprio seguendo questo schema la ‘gang’, da gennaio alla prima metà di febbraio è riuscita mettere a segno diversi colpi in alcune vie limitrofe a Piazza Genova. Dallo scippo ai danni di una 87enne, scelta tra le persone che uscivano dalla Chiesa San Pio V, in Spalto Marengo, e scippata poi mentre apriva la porta della sua abitazione in via Piave, fino alla 60enne incrociata mentre percorreva via Sclavo in bicicletta. Tra le vittime anche una donna di 97anni, scippata in via Tortona mentre stava camminando con una amica e una 73enne appena scesa dall’autobus in via Lelio Basso, fatta violentemente cadere a terra pur di portarle via la borsa. Con destrezza, a inizio febbraio, due dei minorenni erano invece riusciti a rubare la borsa di una 63enne appena salita sulla sua auto parcheggiata in via Marengo. Fingendo di allacciarsi le scarpe proprio di fronte alla portiera della vettura, uno dei due giovani era riuscito a distrarre la signora, permettendo così al complice di aprire la portiera e sottrarre la borsa appoggiata sul sedile del passeggero. Ha agito invece da solo uno dei membri della gang che a inizio gennaio è riuscito a rubare una busta contenente capi d’abbigliamento del valore di 200 euro dal cestino della bicicletta di una signora incrociata in via Faa di Bruno. Messi in fuga dall’allarme, invece, i due membri della ‘gang’ che a inizio febbraio avevano cercato di introdursi nella scuola Carducci, in via Cordara ad Alessandria, sfondando la porta antipanico con un piede di porco. A mettere fine all’attività criminale del gruppo di minorenni è stata l’intensa attività di indagine svolta in sinergia dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Alessandria e dalla Squadra Mobile della Questura. Un lavoro complesso, durato diverse settimane, hanno spiegato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Alessandria, il Maggiore Massimiliano Girardi , affiancato dal Comandante del Nucleo Operativo, Antonio De Vita, insieme al Dirigente della Volanti della Questura, la dott.ssa Tiziana Mezzacapo e il sostituto Commissario della Squadra Mobile, Gandolfo Russo. A indirizzare i sospetti degli inquirenti verso il gruppo di giovanissimi anche l’orario insolito dei colpi: tutti commessi il lunedì e martedì dalle 18.30 alle 19.30, ad eccezione di uno, commesso proprio nella mattina in cui uno dei minorenni è poi risultato assente da scuola. Analizzate le riprese dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali vicini ai luoghi di furti e rapine, Carabinieri e Polizia hanno quindi stretto il cerchio attorno ai 10 minorenni. Le perquisizioni nelle abitazioni dei ragazzi hanno però permesso di recuperare solo una parte della refurtiva. I ragazzi infatti tenevano solo il denaro contante, oggetti in oro e le tessere sanitarie, utilizzate poi per acquistare sigarette nei distributori automatici. Le indagini, hanno concluso gli inquirenti, hanno inoltre portato alla denuncia di un maggiorenne per ricettazione, per aver prestato il proprio documento a uno dei ragazzini per consentirgli di vendere alcuni oggetti rubati in un Compro oro.