Autore Redazione
mercoledì
12 Marzo 2014
00:00
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Cronaca - Italia

Le multe sulle strisce blu non vanno pagate se il biglietto è scaduto. Lo sostiene il Codacons

Le multe sulle strisce blu non vanno pagate se il biglietto è scaduto. Lo sostiene il Codacons

Se fosse confermata nei fatti la notizia sarebbe davvero sorprendente e farebbe felici molti auotomobilisti. Parliamo delle multe comminate per divieto di sosta in seguito allo sforamento dell’orario indicato sul ticket. Secondo il Codaconsquando paghiamo per la sosta sulle strisce blu ed esponiamo regolarmente sul cruscotto il gratta e sosta o il biglietto emesso dal parcometro, non possiamo essere multati per divieto di sosta ai sensi dell’art. 7 del Codice della Strada se arriviamo in ritardo e facciamo scadere il tempo indicato. Secondo una nota del ministero dei Trasporti, fino ad oggi opportunamente oscurata – dice il Codacons – può essere chiesta solo la differenza tra i due importi e non i 25 euro attualmente dati come sanzione amministrativa”.

Per il Codacons ora “tutte le multe comminate negli ultimi 60 giorni vanno annullate d’ufficio dai Comuni che le hanno emesse, eventualmente inoltrando la richiesta alle prefetture competenti per territorio. I comuni non solo possono, ma devono esercitare questo potere di autotutela, revocando d’ufficio le multe comminate, altrimenti potrebbero essere ipotizzati i reati di abuso ed omissioni di atti d’ufficio. Se così non fosse è evidente che gli uffici dei giudici di pace e le prefetture sarebbero intasate da migliaia di ricorsi del Codacons”.

Per l’associazione di consumatori la nota del Ministero è ineccepibile e quindi i cittadini devono ricorrere per ottenere giustizia. Ne è convinto Mauro Antonelli del Coacons, raggiunto da Radio Gold News: “quando c’è un ritardo, ma il ticket è stato pagato ed esposto regolarmente sul cruscotto, nel caso di sforamento dei tempi, non si può più parlare di illecito amministrativo sanzionabile in base all’art. 7 e quindi la multa è nulla. Quindi noi ora stiamo chiedendo ai Comuni di annullarle”.

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