Autore Redazione
giovedì
3 Aprile 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

307 chiamate al giorno e quasi 3000 scherzi telefonici: il 2013 delle centrale operativa del 118

307 chiamate al giorno e quasi 3000 scherzi telefonici: il 2013 delle centrale operativa del 118

Sono stati ben 112.330 gli eventi gestiti nel corso del 2013 dalla Centrale operativa del 118, da due anni impegnata nel soccorso dei cittadini delle province di Alessandria e Asti. Un processo di razionalizzazione che non ha mai creato particolari difficoltà, ha spiegato il direttore della centrale operativa del 118, Giovanni Lombardi e che ha anzi permesso di impiegare sei medici e sei infermieri in più sul campo. Anche nell’ultimo anno, del resto, i mezzi del 118 hanno dovuto coprire un’area di 5071 Kmq con un bacino di 662.300 cittadini. Una vasta area che ha fatto registrare una media 307.7 telefonate al giorno. Compito degli operatori della centrale del 118 è proprio quello di gestite queste chiamate, valutare la gravità della situazione e stabilire quale mezzo far partire. Sempre che sia necessario l’intervento di una ambulanza o addirittura dell’elisoccorso. Nella maggior parte dei casi, infatti, le telefonate al 118 non si traducono in trasporti in ospedale. Lo scorso anno il 55.1% delle chiamate non ha richiesto l’uscita di un mezzo. Archiviati, ad esempio, i 2.967 scherzi telefonici ricevuti dalla centrale operativa nel corso del 2013. Un odioso fenomeno fortunatamente in progressivo calo con il passare degli anni, ma purtroppo non ancora completamente debellato. Finiti in archivio anche i 3.353 casi di pazienti che, dopo aver allertato il 118, si sono poi rifiutati di salire sull’ambulanza. Tra i 54.623 cittadini trasportati nel corso del 2013 spicca invece l’elevato numero di anziani. La maggior parte degli interventi ha infatti riguardato alessandrini e astigiani tra gli 80 e gli 89 anni, ben 14.571, cui si aggiungono le 4.724 persone tra i 90 e 99 anni e i 214 interventi per soccorrere gli ultracentenari delle province di Alessandria e Asti. Di tutti i soccorsi effettuati nel corso del 2013 solo 1,9% è però risultato un ‘codice rosso’ al rientro dell’ambulanza. Nel 77.5% dei casi il personale del 118 si è infatti trovato a gestire infortuni o malesseri di lieve entità. Di tutti gli interventi registrati il 32% è stato conseguente a un malore o un incidente avvenuto dentro le mura domestiche(35.983 interventi). Nel 7% dei casi, invece, i mezzi di soccorso sono intervenuti per un incidente avvenuto in strada (7.458) e solo nel 1% dei casi per un infortunio sul luogo di lavoro (1.084 casi).
Impegnato quotidianamente a gestire le richieste di aiuto degli alessandrini e degli astigiani, il 118 ha però anche potenziato una serie di servizi per dare una risposta ancora più tempestiva ed efficace ai cittadini. Nell’ultimo anno è stato infatti implementato il trasporto dei pazienti in attesa di un organo, così da consentire al malato di raggiungere il centro trapianti entro 3 ore dalla chiamata, eventualmente anche con l’utilizzo dell’elisoccorso. Potenziata anche la rete per il trasporto neonatale, il 118 a inizio marzo ha attivato il ‘protocollo stroke-stemi’ per dare una risposta ancora più tempestiva ai pazienti colpiti da infarto miocardico o ictus. Una rete in grado di collegare i mezzi di soccorso sul territorio, le centrali operative del 118 e l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’ospedale di Alessandria, sede di emodinamica interventistica e di cardiochirurgia, e risparmiare così dai 120 ai 150 minuti rispetto al trasporto fatto con un normale mezzo di soccorso.
“Per quanto riguarda l’implementazione tecnologica – ha concluso il direttore della centrale operativa del 118, Giovanni Lombardi – si è da poco conclusa la gara regionale per la telefonia del 118, che ha visto da un lato importanti risparmi economici e dall’altro notevoli innovazioni e potenziamenti della rete, anche in vista del numero unico europeo dell’emergenza 112. Sarà infatti disponibile in tempo reale un collegamento con il CED interforze, che permette la geolocalizzazione dalle chiamate da cellulare e di tutta la telefonia fissa indipendentemente da gestore. Il progetto prevede successivamente di dotare tutti i mezzi di soccorso avanzato e di base continuativi di un tablet pc connesso in rete per ricevere automaticamente le informazioni sui target di missione, per la gestione della cartella clinica elettronica del paziente, per la stampa dei referti e successivamente per la trasmissione di questi dati al sistema informatico ospedaliero. Con tale risorsa sarà anche possibile effettuare e trasmettere riprese video degli eventi sia per documentazione legale che in occasione di maxi emergenze”.

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