Autore Redazione
mercoledì
9 Aprile 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Arpa Alessandria cambia sede ma non missione. ‘Controllo del territorio, senza guardare in faccia nessuno’

Arpa Alessandria cambia sede ma non missione. ‘Controllo del territorio, senza guardare in faccia nessuno’

Un controllo sempre più efficace, nonostante l’avvio di un percorso di razionalizzazione per un risparmio, a livello regionale di circa 100 mila euro. Questo l’obiettivo di Arpa Alessandria, la cui nuova sede in Spalto Marengo 33 è stata inaugurata questo martedì. Durante la riunione del comitato del coordinamento provinciale, alla presenza del direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, è stato fatto il punto sull’intensa attività di monitoraggio del territorio. Tra i dati elencati dal direttore del dipartimento di Alessandria, Alberto Maffiotti, quello sulla qualità dell’aria. La città Alessandria ha già fatto notizia per il superamento, avvenuto al 22 marzo, del limite europeo di 35 giorni sopra i 50 microgrammi al metro quadro di polveri sottili Pm10. Criticità che però erano peggiori nel 2013, con ben 60 superamenti registrati in totale e, col limite dei 35 giorni superato anche prima della fine di marzo. Situazione quindi, in leggero miglioramento, dovuto però a un clima più piovoso.

Significative, inoltre, le 77 bonifiche di aree industriali già avviate, sulle circa 150 individuate. “Si tratta soprattutto di impianti chimici o produttivi che, in presenza di normative più rigorose, devono attenersi alle leggi”. In particolare, poi, sono state circa 22 mila le segnalazioni per la presenza di presunte coperture in amianto: dopo averne verificate circa mille, Arpa ne ha rilevate circa 700, di amianto. Si tratta di una preziosa opera di prevenzione, a fronte delle bonifiche da polverino già in atto. 

Capitolo acque. “La qualità delle acque sotterranee, in provincia, va da sufficiente a mediocre” ha ricordato Alberto Maffiotti, sottolineando come, in particolare nelle zone di Quargnento, Solero, Predosa e Alessandria siano aumentati i controlli, per preservare la ricchezza delle falde. Riguardo le acque superficiali, sono in diminuzione le denunce di reato per la gestione dei depuratori (3 nel 2013, ndr) oltre alle 11 segnalazioni. “Uno studio della Provincia sugli affluenti minori del Lemme, dell’Orba e dello Scrivia” ha aggiunto Maffiotti” hanno anche permesso di individuare ambienti ancora incontaminati in provincia, soprattutto verso gli appennini, con specie di insetti non classificati. 

Arpa rappresenta un punto di riferimento per i cittadini. Negli ultimi tempi, ad esempio, numerose le richieste di chiarimenti sulle possibili conseguenze dei lavori del Terzo Valico. “Emblematica una segnalazione di un cumulo di pietrisco in val Lemme” ha sottolineato Maffiotti “che da nostre indagini non è risultato frutto del Terzo Valico ma comunque è emersa una gestione non corretta.” 

La politica di razionalizzazione delle spese, infine, comporterà altri cambi di indirizzo: dopo la sede di Alessandria, anche quelle di Novi e Ovada. “In questi due casi i comuni si sono impegnati a garantire il comodato d’uso gratuito pur di garantire la permanenza della sede nel proprio territorio” ha concluso il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto. 

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