10 Settembre 2018
13:48
Asilo Pensogioco: la rabbia e la delusione dei genitori
ALESSANDRIA – Scioccati, pietrificati. L’euforia tipica del primo giorno di scuola oggi ha lasciato spazio all’apprensione e al timore. All’asilo Pensogioco di Alessandria, infatti, i sorrisi dei bambini erano misti allo sguardo preoccupato delle mamme e dei papà, dallo scorso sabato decisi a saperne di più: la sospensione per 9 mesi di due maestre della Scuola dell’Infanzia per maltrattamenti aggravati ha letteralmente sconvolto decine di famiglie.
Tutti vorrebbero recarsi in Questura per vedere le immagini registrate dalle telecamere nascoste nelle aule dalla Squadra Mobile e una parte sembra decisa a ritirare il proprio figlio dall’istituto. Tra chi non sente ragioni, infatti, si fa largo un sospetto: “Si parla di urla e di episodi prolungati nel tempo, prima invece tutte le voci venivano smentite. Ora voglio che vengano ritirate tutte le maestre, penso ci sia stata una complicità generale. O le cambiano tutte o ritiriamo i bimbi“ ha sostenuto un padre, referente del Comitato Genitori.
“Mio figlio qui non ci metterà più piede” ha raccontato un altro papà che preferisce non essere ripreso in video, così come la mamma di un alunno che, secondo il suo racconto, sarebbe stato preso di mira da una delle due docenti: “Ho riconosciuto mio figlio nel filmato” ha raccontato “non mi aveva mai detto nulla. Una volta però è tornato a casa con un graffio. Io ho chiesto spiegazioni alla maestra e lei mi ha detto che mio figlio era inciampato battendo sulla cattedra. A mio avviso tutte le maestre hanno coperto questi fatti, sono tutte coinvolte”.
La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Straneo, sotto il quale dipende la Scuola dell’Infanzia Pensogioco, Maria Paola Minetti, ha cercato di rassicurarli: “Ai genitori ho detto che le due docenti coinvolte sono state sospese in via cautelare perché c’erano dei dubbi sulla loro condotta, gli altri insegnanti invece sono qui regolarmente e io sarò costantemente al fianco dei docenti, vigilando, e restando sempre a disposizione delle famiglie. Si tratta di un momento difficile ma i bambini hanno il diritto di iniziare serenamente l’anno, questa è la priorità“. La dirigente non è poi voluta entrare nel merito della vicenda, preferendo non commentare i sospetti sulla presunta consapevolezza da parte di tutto il corpo docente di quanto avvenuto: “Non posso rilasciare dichiarazioni su questo, essendo in corso il lavoro dei magistrati”.