A26 gratis da Ovada a Genova aumenta lo stress delle strade ordinarie

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – La Provincia di Alessandria è preoccupata per lo stress della rete stradale del territorio a causa della caduta del ponte Morandi. A questo si aggiunge il traffico decisamente più intenso sulla rete ordinaria dopo la decisione di rendere gratuito il tratto autostradale sulla A26 per chi entra ed esce a Ovada e Genova. Il provvedimento, infatti, valido unicamente per chi utilizza quei caselli, sta inducendo gli autisti di numerosi mezzi pesanti a non imboccare l’autostrada da Alessandria Sud per arrivare fino a Ovada e risparmiare il pedaggio. Una azione che produce il sovraffollamento della viabilità ordinaria con gravi ripercussioni per l’inquinamento e la sicurezza stradale. Questa situazione aggrava i costi a carico della Provincia di Alessandria, preoccupata anche per i disagi ai danni dei pendolari.

La tratta ferroviaria Aleassandria–Acqui–Ovada–Genova presenta per esempio una forte carenza di bus sostitutivi. Lo scenario è emerso durante una riunione, avvenuta giovedì scorso, e richiesta dal presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, con l’assessore alle infrastrutture della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, e l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco. Il Presidente è preoccupato per il più rapido deterioramento delle strade del territorio e quindi sta valutando insieme all’ente la possibilità di riaffidare da subito ad Anas la gestione dei tratti interessati, in attesa che si definisca la procedura per la riclassificazione. Nel frattempo Piemonte e Liguria hanno già chiesto al Governo che la situazione venga rapidamente affrontata nell’ambito di un provvedimento di emergenza, assegnando alla Provincia di Alessandria adeguati fondi o, in alternativa, di affidare ad Anas la gestione di queste strade affinché provveda alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria, allo sgombero neve e al miglioramento della segnaletica, per evitare che si creino soprattutto nei mesi invernali problemi di sicurezza.