17 Aprile 2014
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Lo ‘Sceriffo’ Moser nella terra dei Campionissimi, ricordando l’impresa messicana [INTERVISTA]
Il Comitato Colli di Coppi insieme con l’Associazione Fausto & Serse Coppi, nel trentesimo anniversario dello storico Record dell’Ora fatto segnare a Città del Messico da Francesco Moser nel 1984 ha organizzato per questo venerdì alle 17 a “Borgo di Castellania” un incontro con lo “Sceriffo”di Palù di Giovo, il primo uomo in bicicletta a superare la barriera dei 50 km orari! Gli appassionati potranno ascoltare direttamente dal grande Francesco Moser, la storia del primato, il racconto di quel giorno, l’idea del record, l’eco mediatica, il successo di un uomo straordinario come il campione trentino che, seguito dall’Equipe di Paolo Sorbini, fondatore di Enervit, si è reso capace di esprimere con una doppia grande impresa, un clamoroso cambio di passo in fatto di determinazione, allenamenti innovativi, tecnologia, scienza e ricerca. L’evento, gratuito ad esaurimento posti, sarà impreziosito dalle testimonianze di chi c’era 30 anni fa a Città del Messico, con un flash back fra passato e presente molto emozionante.
All’incontro interverranno Claudio Pesci, presidente dell’Associazione Fausto e Serse Coppi a Castellania, i giornalisti Beppe Conti, Filippo Timo e Luciana Rota, oltre ad amici ed appassionati. Al termine dell’incontro verrà offerto ai presenti un piacevole apericena durante il quale Francesco Moser darà modo di degustare il celeberrimo spumante Trentodoc 51,151 mentre Carlo Moser, figlio di Francesco, titolare dell’omonima Azienda Agricola Francesco Moser (www.cantinemoser.com) racconterà di questa realtà contadina per un gemellaggio ciclo-enologico con i Colli di Coppi.
Per i cicloamatori praticanti, inoltre, ci sarà anche l’occasione di raggiungere Castellania in sella alla propria bicicletta pedalando proprio fianco a fianco di Francesco Moser, il ritrovo è fissato al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure alle 14,30.
Maggiori informazioni su www.borgocastellania.it
In basso potete ascoltare l’intervista a Francesco Moser, a partire dal suo ricordo di Fausto Coppi