Autore Redazione
mercoledì
16 Aprile 2014
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Cronaca

In Fraschetta maggiore mortalita’ per cancro all’encefalo, al pancreas e al rene

In Fraschetta maggiore mortalita’ per cancro all’encefalo, al pancreas e al rene

Maggiore mortalità locale rispetto al resto del Piemonte per tumore all’encefalo, al pancreas e al rene. Questo è uno dei dati evidenziati nella tesi di laurea in Biologia da 110 e lode con menzione d’onore della dottoressa Martina Augusti. Nata a Mandrogne 26 anni fa, la neo biologa ha deciso di concentrarsi sulla sua terra, la Fraschetta, e cercare possibili correlazioni tra l’andamento della mortalità per alcune patologie tumorali e la presenza di inquinanti nell’aria. Un lungo lavoro che ha le sue radici nello studio epidemiologico condotto dall’Asl Al, a partire dal 2004, nell’ambito del progetto europeo ‘Linfa’, promosso dal Comune di Alessandria e sviluppato anche con Arpa, l’Università  e alcune associazioni ambientaliste. Sotto la supervisione del relatore della tesi, il Professor Paolo Trivero e del dottor Claudio Rabagliati, coordinatore del piano locale di prevenzione dell’Asl Al, la dottoressa Augusti ha deciso di aggiornare una prima fase di studio, già oggetto della sua tesi triennale. Ripresi in mano i dati sull’andamento della mortalità in Fraschetta dal 1996 al 2008, la dottoressa Augusti ha compilato un nuovo “atlante di mortalità” estendendo l’analisi a ulteriori quattro anni. Lo studio ha quindi evidenziato un picco del 63.59% di tumori all’encefalo rispetto alla media regionale, del 70.87% di patologie tumorali al rene e del 30% di cancro al pancreas. Un dato che diventa ancora più allarmante se si analizza solo la mortalità sulle donne, categoria che tendenzialmente trascorre più tempo all’interno delle mura domestiche. Il dato statistico per il tumore all’encefalo cresce infatti del 127% rispetto alla media regionale, del 153% per le patologie tumorali al rene e del 40% per cancro al pancreas. Dati anomali per una popolazione come quella della Fraschetta che, sempre in base allo stesso studio, ha dimostrato di condurre uno stile di vita tendenzialmente sano con una mortalità per malattie cardiovascolari inferiore alla media regionale. Da qui, quindi, il successivo approfondimento per cercare possibili correlazioni con gli inquinanti presenti nell’aria della Fraschetta. Presi in esame Pm10, monossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto e componenti volatili organici, lo studio ha quindi ipotizzato una possibile correlazione tra l’azione questi agenti inquinanti e la maggiore mortalità per cancro all’encefalo, al pancreas e al rene. Successivo passo, ha spiegato la dottoressa Martina Augusti sarà ora portare avanti questo studio, approfondire la possibile correlazione tra mortalità e agenti inquinanti ed estendere l’area di studio anche gli inquinanti presenti nell’acqua e nel suolo della Fraschetta. 

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