21 Settembre 2018
15:39
Impianto fanghi a Carentino: semaforo rosso. Esultano i cittadini
ALESSANDRIA – “Allo stato attuale il progetto non può essere accolto“. Questo il parere della Provincia espresso venerdì mattina durante la Conferenza dei Servizi sull’impianto di trattamento fanghi voluto dalla ditta AgriBio nel Comune di Carentino. “Sono emerse delle criticità sull’approfondimento progettuale” ha infatti sottolineato a Radio Gold il dirigente della Provincia di Alessandria Claudio Coffano “non è stato ritenuto adeguato per poter fare una valutazione compiuta. Abbiamo suggerito alla ditta di valutare l’opportunità di ritirarlo e, qualora lo volessero, ripresentarlo ex novo. Loro si sono riservati di parlarne. Entro due settimane dovranno dirci cosa intendono fare: se non lo ritireranno faremo le valutazioni sulla base dei pareri pervenuti, tutti hanno evidenziato delle grandi carenze progettuali“.
Esultano i tanti cittadini dei Comuni di Carentino, Oviglio, Bergamasco, Borgoratto, Frascaro, Bruno, Castelnuovo Belbo e Castellazzo, presenti fuori dagli uffici della Provincia, artefici questo venerdì mattina di un rumoroso presidio per dire un fragoroso no all’impianto della ditta Agribio. “Come se avessimo vinto il primo tempo per 1-0” ha aggiunto a Radio Gold la presidente del Comitato 3a Patrizia Farello “Stiamo tirando un sospiro di sollievo. Oggi ho apprezzato molto la partecipazione popolare che ha visto insieme anziani e ragazzi giovani dalla stessa parte, hanno dato un segnale di freschezza e di consapevolezza. Ora attendiamo ma non molliamo la presa, come ci hanno suggerito Medicina Democratica e Sezzadio Ambiente, non abbasseremo la guardia e continueremo con i volantinaggi e gli incontri per informare la gente sempre di più”.
In basso la diretta Facebook di stamattina, durante il presidio dei cittadini
Soddisfatti gli otto sindaci presenti alla Conferenza dei Servizi: “E’ andata bene” ha dichiarato Silvia Celoria, sindaco di Carentino “abbiamo segnato un punto, non cantiamo vittoria ma sono molto soddisfatta. Il progetto è stato ritenuto carente. Ora faremo una riunione col nostro tecnico incarico che ha dato la disponibilità a incontrare i cittadini”.
“Sono emersi errori e inesattezze” ha aggiunto Simone Bigotti, primo cittadino di Borgoratto “l’80% del progetto contiene delle lacune, sui troppi Codici Cer dichiarati, sulle strutture previste e sulle modalità di gestione dei fanghi. Speriamo che la partita sia finita qui, altrimenti ci troveranno preparati ancora una volta”.