Autore Redazione
mercoledì
7 Maggio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

I prodotti agricoli della provincia minacciati dai falsi prodotti made in Italy

Ogni giorno, quando andiamo a fare la spesa, controlliamo etichette e provenienza eppure questa accortezza può non essere sufficiente. La segnalazione giunge dalla Coldiretti, a tutela delle patate prodotte in particolare a Castelnuovo Scrivia, comune a cavallo tra le province di Alessandria e Pavia, da sempre dedito a questa produzione, insieme a quella delle cipolle. Come racconta la Coldiretti: “Castelnuovo è un’area dove è stato intrapreso un maggiore impegno produttivo di patate dopo la chiusura dell’ex zuccherificio di Casei Gerola, come alternativa al mancato investimento di migliaia di ettari di bietole: circa 250 gli ettari coltivati a patate da consumo a cui se ne aggiungono altri circa 60 destinati all’industria per una produzione di circa 100.000 quintali per il mercato “da fresco” e relativi 30.000 per i tuberi da trasformazione che da Castelnuovo Scrivia e paesi limitrofi ogni anno vengono collocati sui mercati e sui banchi della grande distribuzione. Quantità che però la crisi sta mettendo a dura prova sia per quanto riguarda il costo delle produzioni, del lavoro e delle mancate liquidazioni”. Il problema però è che “oggi almeno 4 tuberi su 10 risultano di provenienza straniera ma venduti come Made in Italy: una visione giudicata sin troppo ottimistica – ha spiegato Roberto Paravidino, Presidente di Coldiretti Alessandria”.
L’uklteriore questione è fondata sul danno subito dai produttori: “l’inganno – ha affermato il Direttore della Coldiretti alessandrina Simone Moroni – colpisce anche coloro che subiscono la concorrenza sleale di prodotto importato, ma “spacciato” come nazionale. Numeri che parlano chiaro: l’Italia consuma 21 milioni di quintali di patate, ma ne produce solo 15 milioni e ne importa 6 milioni. La truffa della falsa etichettatura favorisce i truffatori, che acquistano a prezzi più bassi all’estero ma vendono a prezzi italiani. La produzione nazionale di patate nel 2013 ha superato di poco il miliardo di chili mentre le importazioni hanno sfiorato i 700 milioni di chili dei quali quasi la metà provenienti dalla Francia. E il 2014? E’ iniziato con un aumento del 5 per cento delle importazioni dall’estero”.
Per combattere questi fenomeni Coldiretti ha istituito “la Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, proprio con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità”.
In questo senso è stato ritenuto “importante” l’avvio dell’inchiesta della Procura di Bologna sulla commercializzazione di patate vendute come nazionali, ma provenienti dall’estero con una decina di persone indagate.

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