29 Settembre 2018
12:34
Papa Francesco alla staffetta alessandrina: “850 anni? Li portate bene!”
ALESSANDRIA – Una staffetta da Alessandria a Roma, per celebrare il compleanno della città. Nei giorni scorsi si è conclusa una vera e propria impresa, organizzata dall’Associazione Stella Bianca Laura Garavelli insieme al giornale Il Piccolo, al Comune e alla Diocesi, insieme a Stranalandia Viaggi, fondamentale sia nell’organizzazione della trasferta che nel supporto tecnico della staffetta stessa, anche nelle ore notturne. Un grande successo, come ha precisato Monica Gasparini, dell’Associazione Stella Bianca Laura Garavelli e giornalista de Il Piccolo.
I festeggiamenti per gli 850 anni di Alessandria non hanno colore politico. Sono parte della storia della città voluta da Papa Alessandro III. La staffetta organizzata dall’Associazione Stella Bianca Laura Garavelli insieme al giornale Il Piccolo, al Comune e alla Diocesi, l’emblema dei valori propri dello sport che hanno come primo obiettivo unire i popoli. Portare una fiaccola lungo 630 chilometri significa passarsi simbolicamente il testimone della condivisione, un testimone vestito con i colori della nostra città. Questo è il principio che ha contraddistinto ogni singolo passo della staffetta e, prima ancora, della lunga organizzazione.
Abbiamo il massimo rispetto per il consigliere Paolo Berta, la cui condizione di portatore di handicap implica sicuramente dolore e sofferenza, oltre che disagi dal punto di vista motorio. Ed è proprio per questo motivo che ci siamo adoperati per fare in modo che potesse partecipare alla spedizione romana. Le sue recenti affermazioni, avvenute a conclusione di una manifestazione splendida, che ha regalato un momento storico alla nostra città, ci riempiono di tristezza perché non rispondenti al vero. Il consigliere fa un’analisi della fase organizzativa che non tiene conto del reale svolgimento dei fatti, tutti documentati e documentabili. Abbiamo raccolto un piccolo dossier sugli scambi di mail tra chi si è occupato della ricerca dell’albergo dei giornalisti del Piccolo a Roma, mirati proprio ad individuare una soluzione per permanenza di Paolo Berta nella città Eterna, abbiamo (e renderemo pubblica) la prenotazione (effettuata dalla sottoscritta) sia al Quirinale che alla Camera, abbiamo le mail inviate dall’ufficio del presidente del consiglio comunale alessandrino Emanuele Locci che fornivano i dati del consigliere Berta affinché potesse essere inserito negli elenchi.
Tutti si sono mossi per aiutarlo anche se lui ha preferito, dopo averci confermato la sua presenza a Roma, occuparsi personalmente insieme al suo staff della scelta dell’albergo e del viaggio che sarebbe dovuto avvenire in modo autonomo. Una decisione dettata dal fatto che l’hotel scelto dal gruppo, malgrado fosse dotato di camere Pmr (persone mobilità ridotta) non poteva garantire le ulteriori specifiche richieste dal consigliere che non ha accettato la proposta dell’organizzazione di trovargli un’alternativa adeguata. Paolo Berta non ha comunicato ad alcuno le sue presunte difficoltà di prenotazione: non lo ha fatto nelle settimane precedenti la partenza, tantomeno nei giorni immediatamente a ridosso dello start. Siamo costretti ad intervenire per il rispetto della verità. E lo faremo ogni volta che qualcuno tenterà di infangare una manifestazione perfetta. Qual è il motivo per cui il consigliere Paolo Berta ha reso pubbliche dichiarazioni non corrispondenti al vero? Noi non siamo in grado di rispondere. Solo lui può farlo.
In basso alcune foto