9 Ottobre 2018
05:00
Sei pullman dalla provincia per la manifestazione sul Terzo Valico
AGGIORNAMENTO ORE 10 – Sta per cominciare il presidio dei lavoratori del Terzo Valico sotto la sede del Ministero delle Infrastrutture. Nella galleria i prima scatti del presidio delle Segreteria provinciale Fillea Cgil e Feneal Uil.
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sono partiti nella notte i sei pullman di lavoratori e sindacalisti della provincia pronti a manifestare a Roma sotto il Ministero dei Trasporti contro il blocco dei finanziamenti per il Terzo Valico.
Circa 300 persone, ha spiegato Rocco Politi, Segretario provinciale Fillea Cgil, hanno risposto alla chiamata a raccolta lanciata unitariamente anche da Filca Cisl e Feneal Uil e questo martedì mattina si uniranno ai lavoratori partiti dai cantieri liguri per convincere il Ministro Toninelli a sbloccare le risorse necessarie alla prosecuzione dell’opera. Legati a quei finanziamenti, hanno ricordato i sindacati, ci sono i posti di lavoro di 2400 persone, tra cui i 400 che potrebbero “saltare” nell’immediato in caso di uno stop al Terzo Valico.
Intanto ieri, a poche ora dalla partenza dei pullman dall’Alessandrino, il Commissario per il Terzo Valico ha annunciato la prossima costruzione di due vasche aggiuntive nel cantiere di Radimero, nel Comune di Arquata Scrivia. Si è infatti conclusa “positivamente” la procedura di autorizzazione per realizzazione le opere richieste alcuni mesi fa dall’Osservatorio Ambientale per garantire una “maggiore efficienza” nella caratterizzazione dello smarino.
Come spiegato nella nota, le vasche, interrate nell’area di cantiere, vengono utilizzate per stoccare e analizzare il materiale estratto dalle gallerie durante l’avanzamento delle talpe meccaniche, prima dell’invio al deposito intermedio di Romanellotta, dove si svolge il processo di biodegradazione dei tensioattivi contenuti nelle terre.
La costruzione delle vasche nel cantiere Radimero è stata approvata da RFI come variante non sostanziale al progetto, procedura confermata dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. “Si tratta di un intervento importante per la migliore gestione del cantiere: le due vasche in più, infatti, assicurano tutto il tempo necessario alla caratterizzazione delle terre di smarino senza tenere bloccato lo scavo“.
“I campioni per la caratterizzazione dell’amianto – come precisato ancora nella nota del Commissario per il Terzo Valico – non vengono prelevati dalle vasche ma prima, direttamente dai nastri trasportatori che escono dalle gallerie. Nel caso in cui le analisi – effettuate con doppio metodo, sia su campioni setacciati che sull’intero campione macinato (amianto totale) – dovessero rilevare la presenza di amianto nelle terre in quantità superiore al limite normativo di 1.000 mg/kg, l’intero contenuto di materiale della vasca, anche se solo in parte contenente amianto, verrebbe classificato come rifiuto pericoloso e inviato a discariche autorizzate, previo confezionamento e trattamento secondo specifiche procedure”.
“Accogliamo con grande favore che per rispondere a quanto richiesto dall’OA al fine di garantire un’efficiente gestione delle terre da scavo a Radimero il Cociv si sia attivato da subito per avviare l’iter autorizzativo, in conformità con quanto richiesto dal Comune di Arquata. Auspichiamo che l’avvio dei lavori avvenga a breve, visto che le aree sono già in disponibilità del consorzio”, ha quindi sottolineato Claudio Coffano, presidente dell’Osservatorio Ambientale.