22 Ottobre 2018
05:00
Ecosistema Scuola: Alessandria guadagna un buon piazzamento
ALESSANDRIA – La XIX edizione di Ecosistema Scuola, l’indagine di Legambiente sullo stato dell’edilizia e la qualità dei servizi scolastici, consegna un pagella discreta ad Alessandria, piazzandola nella prima metà della classifica, al 39esimo posto.
L’indagine Ecosistema Scuola come sempre ha concentrato l’attenzione sulla condizione degli edifici e dei servizi educativi premiando Bolzano e Trento, in testa alla classifica. Due città che continuano a svettare per eccellenza visto che ben il 6% degli edifici è costruito con criteri di bioedilizia a fronte di una media nazionale che non raggiunge nemmeno l’1%. A questo si aggiunge una spesa per la manutenzione straordinaria, negli ultimi 5 anni, di 175 mila euro per edificio, dieci volte di più rispetto alla media nazionale.
Tornando alla classifica Alessandria, in Piemonte, è al penultimo posto se si esclude Novara che ha fornito dati incompleti. Verbania è la piemontese migliore, al nono posto nella classifica generale, seguita da Biella (14esima), Torino (20esima), Asti (23esima), Cuneo (34esima). Dietro Alessandria c’è solo Vercelli (56esima) oltre a Novara (non in graduatoria).
Sempre in Piemonte Torino è la città che investe di più ma che spende anche di più della cifra stanziata. Bene anche Alessandria che investe nell’edilizia e stanzia una somma importante corrispondente a quella di spesa. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria poi Alessandria è al secondo posto a livello nazionale quanto a investimenti (27.778 euro), dietro solo a Firenze (30.291 euro). Alessandria inoltre figura tra i Comuni che hanno avuto maggiore accesso a fondi nazionali per l’edilizia scolastica (al quarto posto dietro Cosenza, Firenze, Oristano).
Il Piemonte utilizza fondi nazionali mediamente pari a €8.773 per edificio (Alessandria, Asti e Torino) e fondi regionali in minima parte (Torino), €1.097 di media per edificio rispetto ai €4.598 di spesa a livello nazionale. Alessandria peraltro è al secondo posto a livello nazionale negli investimenti in manutenzione ordinaria con oltre 27 mila euro.
Nonostante i molti sforzi per quanto riguarda i servizi e le pratiche ecocompatibili “serve uno sforzo maggiore per promuovere un grande cantiere di innovazione – ha spiegato Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta”. Inoltre il Piemonte ha investito molto in interventi di manutenzione straordinaria ma resta alta la percentuale degli edifici bisognosi di interventi urgenti: circa il 67%.
Sono comunque significativi gli aspetti positivi in ambito scolastico in Piemonte. È buona la situazione delle certificazioni di cui sono dotate le scuole: collaudo statico (57%), idoneità statica (52,1%), agibilità (72,5%) e certificazione igienico-sanitaria (85,5%), più bassa rimane la percentuale della certificazione di prevenzione incendi, il 30,6% a fronte del 42,2% della media nazionale. Inoltre porte antipanico (98,8%), prove di evacuazione (98,1%), impianti elettrici a norma (98%) e requisiti di accessibilità (93,5%). L’84,5% delle mense scolastiche piemontesi inoltre servono pasti bio, nel 95,4% prodotti a qualità controllata, l’83,3% privilegia prodotti a km 0. Tutti i Comuni piemontesi garantiscono menu alternativi per motivi culturali e religiosi e per l’83,3% prevedono il recupero di cibo non somministrato da dare a organizzazioni no profit. Il 28,7% delle mense dispone di una cucina interna, l’82,2% utilizza acqua del rubinetto e nel 35,2% viene data la possibilità ai bambini di portare il pranzo da casa.
Ben al di sopra dei valori nazionali la raccolta differenziata: in tutte le scuole si differenziano plastica, vetro e carta, mentre il 93,5% di esse differenzia l’alluminio, il 99,5% organico, l’88,5% pile e ben il 91,2% toner e cartucce per stampanti.