22 Giugno 2014
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‘Le sagre diventino un’occasione per tutti’
Ogni anno la ‘questione sagre’ torna a scatenare discussioni e polemiche. Da una parte le associazioni di categoria a tutela dei ristoratori mugugnano per quella che in alcuni casi definiscono una sorta di concorrenza sleale, dall’altra ci sono intere comunità di paesi impegnate in un evento che permette di investire il denaro ricavato in interventi a beneficio della comunità. Naturalmente la bontà di una sagra dovrebbe risiedere nel rispetto delle peculiarità di un territorio e questo è anche il principio rimarcato dalla Confederazione italiana degli agricoltori, sottolineato dal presidente provinciale, Gian Piero Ameglio: “le sagre di paese costituiscono un’occasione imperdibile per proporre e fare conoscere i prodotti locali attraverso i piatti serviti – ha spiegato Gian Piero Ameglio. Attraverso la vendita diretta, numerosi organizzatori si riforniscono dai produttori agricoli del territorio, come spesso accade con la carne di razza piemontese(ma non solo). Per esempio, a Piovera si è svolta recentemente la sagra in collaborazione con Slow Food e sono stati offerti: Montebore, formaggetta locale, polenta di mais marano, vini locali ed altri prodotti ancora. La direzione seguita dalle pro-loco – ha proseguito Ameglio – è la caratterizzazione dei prodotti locali, perché ci sia riconoscibilità e unicità di ogni evento”.
Secondo Bruno Ragni, presidente provinciale dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia “la provincia di Alessandria è ricca di prodotti DOC e DOCG e per questo molto invidiata. Come UNPLI ci dedichiamo, come da statuto, alla tutela del territorio, alla promozione dell’enogastronomia e alla promozione delle bellezze territoriali, anche attraverso le sagre. Inoltre la provincia di Alessandria ha presentato, secondo le linee di una nuova legge regionale, 70 progetti su170 pro-loco per l’abbellimento delle strutture e l’arricchimento dell’offerta enogastronomica. Tra questi progetti ci sono approfondimenti relativi alla sicurezza alimentare e all’acquisto di attrezzature a norma; sono già stati fatti corsi di formazione per l’offerta ai celiaci in collaborazione all’ASL e di somministrazione di selvaggina. Inoltre stiamo lavorando per Expo 2015, all’interno della quale ci sarà uno spazio dedicato alle pro-loco, che affiancano i Comuni in diverse iniziative sociali e culturali”.
Forse questo però è anche il momento per affrontare seriamente e in modo propositivo il tema, senza barricate. Per questo il presidente provinciale UNPLI Bruno Ragni ha proposto un tavolo di lavoro insieme alle associazioni di categoria, la Camera di Commercio e le associazioni agricole per sostenere nuove idee e promuovere lo sviluppo di progetti territoriali.