8 Luglio 2014
00:00
L?arte orafa italiana torna sul tetto del mondo grazie all’imprenditore monferrino Giovanni Ferraris
L’arte orafa italiana è recentemente tornata sul tetto del mondo grazie a un imprenditore di San Salvatore Monferrato. Giovanni Ferraris è da poco rientrato da Las Vegas dove si aggiudicato il “Design Award Haute Couture”. Ferraris ha sbaragliato le menti più creative del design del gioiello in una vera e propria competizione dove le preziose creazioni vengono esposte in teche rigorosamente anonime per non influenzare in alcun modo la giuria, composta da personalità di spicco del mondo del lusso.
L’azienda orafa monferrina ha conquistato i giudici con un paio di orecchini in titanio, diamanti e zaffiri blu. Una sinuosa e luccicante creazione a spirale, sintesi di eleganza, innovazione e tradizione e frutto di circa 200 ore di lavoro. “Non ci aspettavamo di vincere questo premio – ha spiegato a Radio Gold News Giovanni Ferraris – Era la prima volta che l’azienda partecipava a questo evento”. Gli italiani hanno sempre riscosso un buon successo, ha spiegato ancora l’artista del gioiello monferrino che, con grande modestia, preferisce definirsi solo ‘imprenditore’. Da qualche anno gli italiani non riuscivano più ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento, in questa edizione 2014 andato invece agli orecchini di Giovanni Ferraris che da qualche anno sta utilizzando il titanio per realizzare preziosi pezzi unici. “Il titanio è un metallo difficile da lavorare che ci permette però di realizzare gioielli di grande volume, ma di peso contenuto”.
L’orecchino vincitore del “Design Award Haute Couture” è lungo oltre 12 cm e se fosse stato realizzato in oro, ha spiegato l’imprenditore, avrebbe avuto un peso di circa 35 grammi. “Utilizzando il titanio abbiamo ridotto il peso a soli 9 grammi rendendo quindi gli orecchini anche facilmente portabili”. Innovazione, creatività e anche tanto lavoro manuale hanno dato vita al premiato gioiello, del valore di 80.000 euro. “Queste sono creazioni realizzate più che altro per sottolineare le abilità artigianali, l’esperienza e al contempo l’innovazione della nostra azienda. Nonostante le nuove tecnologie in campo orafo per noi l’apporto manuale rimane centrale”. Gli orecchini hanno infatti richiesto 200 ore di lavoro da parte di tutto il team di Giovanni Ferraris, 18 dipendenti, alcuni parte della famiglia da 20 anni. “Se da un lato il lavoro manuale fa perdere competitività all’Italia rispetto ai Paesi dove la mano d’opera costa meno – ha aggiunto Ferraris – è proprio questo l’elemento che consente di differenziarci dal resto del mondo”.
Il premiato paio di orecchini, ha concluso l’imprenditore, sarà ora esposto durante una serie di eventi alla presenza dei clienti più importanti dell’azienda di San Salvatore Monferrato.