3 Dicembre 2018
01:23
Basta lamentele, è ora di muoversi e di “salvare il nostro verde”
VALENZA – Non ci si può solo lamentare, è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e dare un contributo concreto e soprattutto positivo. “Salviamo il nostro verde” è nato con questo intento, migliorare la situazione ambientale a Valenza senza fermarsi a sterili borbottii. Il gruppo è costituito da Marta, 28 anni, Naike, 37 anni, e Barbara, 47, Franco, 53 anni, cui si è aggiunto successivamente Federico, 24 anni. Seppur ancora piccolo il movimento vuole crescere per allargarsi e risolvere i diversi problemi di Valenza legati all’ambiente. “Proprio perché ci sono molte criticità – ha spiegato Federico – e proprio perché molti cittadini si lamentano di queste criticità senza però trovare soluzioni, spesso addirittura aggravando il quadro complessivo con comportamenti scorretti, abbiamo deciso di “far nostre” queste istanze di cambiamento green“. Nessun intento politico chiariscono i componenti del gruppo ma solo la voglia di migliorare l’ambiente in cui si vive: “Non siamo mossi da fini politici e non cerchiamo appoggio politico, anche se crediamo che occuparsi di ambiente sia già di per sé fare politica, avere a cuore la res publica per dirla alla Cicerone”.
Ma la Res publica, proprio perché è di tutti, richiede anche il contributo di ogni cittadino, un approccio già sperimentato all’estero con azioni concrete come il “litter-picking“, “una pratica comunissima nei paesi anglosassoni, specialmente nel Regno Unito. I Comuni, come quello di Brighton, organizzano delle vere e proprie associazioni di liberi cittadini che, armati di sacchi, guanti e bastoni raccogli-rifiuti, ripuliscono le zone della città in cui abitano. Noi vogliamo fare proprio questo: ripulire, non in competizione, non pestando i piedi alla politica, le aree verdi di Valenza e dintorni.” È bastato un mese di lavoro per raccogliere “durante il tempo libero, più di 100 kg di spazzatura varia tra le sponde del Po a Parco Musolino, lungo la zona di Strada Astigliano, Strada Molinello Gazzolo e anche in aperta campagna“.
Federico definisce la quantità di rifiuti “imbarazzante“. L’attività di pulizia ha portato al ritrovamento di gomme di auto con ancora il cerchione, cerchioni da soli, decine e decine di bottiglie di vetro e plastica, ornamenti per interni, scarti di costruzione edile come mattoni, calce e cemento e perfino una televisione.
Una attività faticosa ma che potrebbe dare dei frutti importanti perché “molti ragazzi di Valenza, via Facebook, ma soprattutto chi ci vede per strada, ci ferma e si complimenta. Crediamo che molte persone siano disposte a muoversi per restituire decoro all’ambiente che ci circonda, ma non da soli: è necessario fare gruppo, solidarietà“. L’esempio infatti può essere determinante secondo Federico: “È obbligatorio sensibilizzare e informare. Facciamo questo per rispetto verso noi stessi e il prossimo, nella consapevolezza che la Terra che abitiamo è una e che siamo qua per un tempo limitato, spesso inferiore al tempo di decomposizione di un mozzicone di sigaretta, di un cartone di latte, di una bottiglia di plastica. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, e anche se non sarà una bottiglia di plastica in meno nel sottobosco a contribuire ad abbassare la temperatura di due gradi come è stato indicato dall’ONU, sicuramente è un passo avanti verso un approccio più sostenibile nei confronti del territorio che abitiamo“.
L’azione del gruppo parte da un presupposto semplice e chiaro: “Il cambiamento deve pur partire da qualche parte. Quando notiamo rifiuti ingombranti o abbandonati nei fossi/campo, li portiamo vicino ad un cassonetto e informiamo i dipendenti dell’AMV di Valenza, che provvedono a smaltirli in maniera adeguata nel centro di raccolta, e per questo li ringraziamo“.
Per ora “Salviamo il nostro verde” conta 4 persone ma le rivoluzioni possono partire anche da numeri piccoli, basta che abbiano messaggi importanti da veicolare. In questi mesi i componenti del gruppo cercheranno di coinvolgere altre persone per arrivare in primavera a un evento più rilevante: la pulizia del Parco Musolino (quello del Po) a Valenza. La recente piena del Po e del Torrente Grana ha infatti rovesciato cassonetti, bidoni, cestini, che uniti all’inciviltà di pochi, hanno sottratto alla cittadinanza un parco naturale e un’area verde preziosa.
Adesso sapete chi sono quelle 5 persone che senza chiedere nulla in cambio ripuliscono angoli di città.