15 Luglio 2014
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Dalla collaborazione tra Valenza e Casale un’occasione di lavoro per 13 disoccupati
La collaborazione nata la scorsa primavera tra Palazzo Pellizzari e Palazzo San Giorgio darà la possibilità a 13 disoccupati casalesi e valenzani di ottenere un impiego a tempo determinato. Da questo martedì 15 luglio sarà infatti possibile presentare la propria candidatura ai Progetti di Pubblica utilità (PPU) dei due Comuni della provincia. I tre progetti, due nella città dell’oro e uno nella città monferrina sono in particolare rivolti ad alcune categorie di disoccupati iscritti al Centro per l’impiego di Casale, competente anche per l’area valenzana.
Possono presentare la propria candidatura i giovani dai 30 a 35 anni e le donne senza lavoro da almeno un anno, ma disoccupati da non più di 18 mesi e i disoccupati over 50.
I cittadini potranno candidarsi per uno solo dei tre progetti presentando i documenti necessari allo sportello del Centro Impiego di Casale, in Via Magnocavallo 13, fino a lunedì 21 luglio durante il normale orario d’apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8,45 alle 12,30 e, solo il lunedì e martedì, anche dalle 14,30 alle 16,00.
La graduatoria sarà poi predisposta considerando il valore Isee calcolato sui redditi 2012 e l’anzianità di iscrizione al Centro per l’Impiego, fino ad un massimo di 24 mesi.
Il primo dei tre Progetti di Pubblica Utilità è in particolare finalizzato al miglioramento del decoro urbano della Casa di riposo del Comune di Valenza, in via Zuffi 12. Per questo impiego sono in richiesti 4 lavoratori che abbiano conseguito almeno la licenza di scuola media inferiore e abbiano esperienza nel settore dell’edilizia. La durata del progetto è di 15 settimane per un impegno di 21 ore settimanali per ogni addetto. Il contratto collettivo nazionale applicato è quello del settore socio-sanitario ass.le educativo – livello retributivo B1 per due unità – A2 per due unità)
E’ invece riservato alle donne il progetto alla Biblioteca Civica di Valenza, in piazza XXXI Martiri. Tre lavoratrici potranno infatti occuparsi di recupero dati e catalogazione in SBN per 5 mesi con un impegno settimanale di 20 ore. In questo il contratto nazionale applicato è quello del commercio – livello retributivo 4°. Per due dei tre posti disponibili è richiesta la laurea specialistica/magistrale in conservazione Beni Archivistici e Librari oppure corso di Formazione professionale per Bibliotecario con esame finale e attestato rilasciato dalla Regione Piemonte.
Per i restanti due posti le candidate dovranno invece aver conseguito la laurea specialistica/magistrale in conservazione Beni Archivistici e Librari oppure corso di formazione professionale per Bibliotecario con esame finale e attestato rilasciato dalla Regione Piemonte, oppure esperienza documentata di catalogazione con le procedure SBN
Avrà sede invece a Casale Monferrato il secondo dei tre Progetti di Pubblica utilità. Sei persone attualmente disoccupate, per 5 mesi e con un impegno settimanale di 28 ore, potranno occuparsi della riqualificazione di Bosco Pastrona, lungo la sponda destra del fiume Po. Il contratto applicato, in questo caso, sarà sarà quello del settore socio-sanitario ass.le educativo e inserimento lavorativo – livello retributivo B1 per quattro unità – A2 per due unità. Il progetto punta a valorizzare il patrimonio territoriale attraverso la realizzazione di percorsi ciclopedonali ed elementi di arredo. Le figure professionali previste per questo intervento sono quindi legate principalmente alla cura del verde: per tre unità è richiesto il possesso della licenza di scuola media inferiore ed esperienza nel settore dell’edilizia e del verde; per una unità la licenza scuola media inferiore ed esperienza nel settore del verde come operaio edile specializzato; per due unità la licenza scuola media inferiore ed esperienza nel settore del verde come autista mezzi e conduttore mezzi “uomo a bordo”.
«Una boccata d’ossigeno, dal punto di vista occupazionale, in un momento di difficoltà – ha sottolineato il vice sindaco di Casale Cristina Fava – Questo è un progetto avviato dalla precedente amministrazione che abbiamo deciso di portare ad attivazione. Un progetto che ha dimostrato come la sinergia tra enti può dare risultati positivi, unendo la creazione di posti di lavoro per persone particolarmente disagiate e servizi utili per la città: la riqualificazione del tratto di sponda del fiume Po, infatti, restituirà a Casale Monferrato, e non solo, un angolo verde ancora più accogliente e funzionale».