12 Dicembre 2018
15:30
Costringe ragazzo a rapporto orale. Squadra Mobile ferma uomo di 49 anni
ALESSANDRIA – Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Alessandria hanno sottoposto a fermo un cittadino albanese di 49 anni per violenza sessuale aggravata. L’uomo è accusato di aver puntato un coltello contro un ragazzo di soli 19 anni e averlo poi costretto a un rapporto orale.
I poliziotti sotto la guida di Marco Poggi hanno bloccato l’uomo lo scorso 29 novembre, a poche ore dalla violenta azione commessa sul giovane. Un ragazzo straniero incensurato, purtroppo diventato dipendente dall’uso di stupefacenti. Un tunnel che a fine novembre l’ha portato nell’abitazione occupata abusivamente dall’albanese, nella zona di Corso Virginia Marini ad Alessandria.
L’uomo di 49 anni, ha spiegato il Dirigente Mobile Poggi, affiancato dal Vice Capo di Gabinetto della Questura di Alessandria Aurora Valentina Ferrareis, apriva quell’appartamento ai tossicodipendenti dietro il pagamento di una somma di denaro e la cessione di una parte della droga. Anche l’albanese si drogava insieme alle persone che portava in quell’alloggio. Con il ragazzo di 19 anni aveva fumato cocaina e bevuto, ha spiegato il capo della Mobile. Poi si era scatenata la sua aggressività. Impugnato un coltello, l’albanese aveva obbligato il giovane a spogliarsi e l’aveva costretto a un rapporto orale. L’uomo aveva cercato di violare con ancora più aggressività il corpo del giovane ma, per fortuna, il ragazzo era riuscito a scappare. Il suono del campanello, infatti, aveva distratto l’aggressore e la giovane vittima aveva approfittato di quegli istanti per uscire dall’alloggio.
Arrivato a casa, il ragazzo, visibilmente sotto choc, aveva cercato di mascherare l’accaduto. Aveva detto di essere stato aggredito da uno sconosciuto ma il ricordo della violenza l’aveva assalito, fino a spingerlo verso un gesto estremo. Fermato dal fratello maggiore, il giovane aveva poi deciso di aprirsi con i poliziotti.
Quando la Squadra Mobile è entrata nell’appartamento, l’albanese quella mattina stava ancora dormendo ma quando ha aperto gli occhi non ha esitato a scagliarsi contro i poliziotti che l’hanno poi sottoposto a fermo per violenza sessuale aggravata. L’uomo ha respinto l’accusa ma gli inquirenti non hanno dubbi.
Fino a questo momento “immune da condanne” l’uomo aveva già collezionato alcune denunce. A febbraio aveva infatti minacciato il prete di una parrocchia al Quartiere Cristo per convincerlo a consegnare il denaro che teneva in chiesa. L’uomo aveva impugnato una lama anche quando aveva affrontato un vicino che voleva chiamare la Polizia e sempre con un coltello in mano aveva aggredito il padrone dell’alloggio che aveva occupato abusivamente, colpito poi con un pugno in faccia. “Pericoloso” e aggressivo, l’albanese avrebbe inseguito con un coltello in mano anche un altro ragazzo e una donna, che un testimone avrebbe visto scappare dall’appartamento occupato abusivamente. Un alloggio che l’albanese ha ora liberato per le celle del carcere dove è stato portato dopo il fermo.