Autore Redazione
martedì
18 Dicembre 2018
01:22
Condividi
Cronaca - Alessandria

Qualità della vita: Alessandria migliora un po’ ma non basta

Al sessantaduesimo posto ma penultima nella pianura padana
Qualità della vita: Alessandria migliora un po’ ma non basta

ALESSANDRIA – Alessandria è al 62esimo posto nella classifica sulla qualità della vita del Sole 24ore. Il capoluogo sale di due posizioni rispetto all’anno precedente ma rimane in posizione medio bassa. A incidere negativamente sono soprattutto i parametri legati a età, popolazione e ambiente. Il bilancio finale è che Alessandria si colloca al penultimo posto tra le realtà padane, davanti solo a Pavia. Nel Nord hanno fatto peggio solo Massa-Carrara, Grosseto e Pistoia.

Sul fronte piemontese invece è Cuneo a eccellere grazie a un lusinghiero 28esimo. A seguire ci sono poi Torino (38), Biella (41), Vercelli (46) Verbano-Cusio-Ossola (48), Novara (52) e Asti (60).

Tra i punti negativi per Alessandria ci sono soprattutto l’ambiente. L’indagine di Legambiente Ecosistema urbano con il pessimo 97esimo posto ha appesantito il piazzamento alessandrino, insieme all’80esimo per il clima. Tutto questo ha portato, nel ramo “Ambiente e servizi“, al 79esimo posto.

L’altra nota dolente per il capoluogo è rappresentata dal settore “Demografia e società” che condanna Alessandria al 101esimo posto. Diversi i fattori penalizzanti a cominciare dal numero di laureati (25-30 anni), solo il 28,8 ogni mille abitanti (81esimo posto). A questo si aggiunge l’indice di vecchiaia particolarmente elevato (100esima) per non parlare del tasso di mortalità (106esima).

Il settore con la miglior performance è quello della “Cultura e tempo libero” (34esimo posto), seguito da “Giustizia e sicurezza” (37esimo posto), e “Ricchezza e consumi” (44esimo posto).

Alessandria spicca infatti nei consumi con una spesa media di beni durevoli in famiglia pari a 2.722 euro (34esimo posto) e una spesa pro capite nei viaggi di 424 euro (35esima). Il risultato complessivamente migliore arriva dall’ambito economico grazie all’export (nono posto) un dato compensato in negativo dalla sostanziale apatia in ambito startup e imprese innovative (89esimo posto). Confermata la concentrazione elevata di sale cinematografiche (decimo posto),

Ci sono però dei risultati incoraggianti. La velocità dei processi, per esempio, piazza Alessandria nella top 20 (è 13esima nei contenziosi civili), ed è basso anche l’indice di litigiosità (39esima). Molto bene anche il mondo dell’associazionismo con ben 46,4 Onlus ogni 100 mila abitanti (18esimo posto).

Per la cronaca la città più vivibile del 2018 è Milano (al secondo Bolzano e poi Aosta) grazie ai lusinghieri risultati per reddito, lavoro e servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, ha un buon tasso di occupazione e vince come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino. Il posto peggiore in cui vivere è Vibo Valentia.

Photo by Cristian Newman on Unsplash

Condividi