17 Gennaio 2019
16:00
I beni delle mafie sono “cosa nostra”. Il Piemonte, però, è ultimo per riutilizzo sociale
SALE – In Piemonte sono 151 le unità immobiliari confiscate alla criminalità organizzata e 483 le particelle catastali complessivamente classificate. Nonostante l’alto numero di confische, che colloca la nostra regionale al settimo posto in Italia, e al secondo posto nel Nord dopo la Lombardia, il Piemonte è ultimo a livello nazionale per il riutilizzo sociale dei beni.
Come spiegato da Libera, solo il 18% delle proprietà tolte alla criminalità organizzata è già stato riassegnato per un riutilizzo sociale. In media, infatti, tra la confisca e l’assegnazione di un bene passano 1925 giorni, oltre 5 anni.Troppo, perché “i beni confiscati alle mafie sono cosa nostra” ha sottolineato “Libera Idee” che sabato 19 gennaio lo ricorderà anche in provincia di Alessandria.
A Sale, infatti, si terrà un flash mob di sensibilizzazione, in collaborazione con l’amministrazione comunale, per il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie. L’appuntamento è alle 11 del mattino davanti al Municipio. Nel comune alessandrino, ha ricordato Libera, sono tre gli immobili arrivati alla confisca definitiva ma ancora in gestione all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).