Autore Redazione
venerdì
1 Marzo 2019
00:18
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I carnevali da non perdere fuori provincia

Viaggio tra i colori alla scoperta dei Carnevali.
I carnevali da non perdere fuori provincia

ITALIA – Siete pronti per vivere i giorni più colorati dell’anno? Noi vi abbiamo preparato una guida per scoprire tutti i Carnevali del Nord – Ovest, non potete perderne nessuno!

CARNEVALE DI BORGOSESIA  (3 MARZO)
Il principale centro della Val Sesia, in provincia di Vercelli, apre le porte a tutti i turisti per il suo Carnevale, ribattezzato Mercu scurot, per il momento conclusivo della festa, quando si tiene il gran finale pirotecnico. Cortei e degustazioni faranno da padroni nel centro storico, con le sfilate dei carri allegorici, uno per ognuno dei cinque rioni del paese, e assaggi – tra l’altro – di busecca, piatto tradizionale del posto.

CARNEVALE DI IVREA (DAL 3 AL 5 MARZO)
quello di Ivrea è il più antico Carnevale Storico d’Italia i cui riti primari di origine medievale – la Zappata e l’abbruciamento degli Scarli condotti dagli Abbà sino alla fine del ‘700 – sono stati tramandati oralmente fino al 1808, anno in cui appare la prima trascrizione di una cerimonia ne I Libri dei Processi Verbali a futura memoria.
Il Carnevale di Ivrea è un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una grande festa civica popolare dal forte valore simbolico, durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide di medievale memoria.
Noto ai più per la spettacolare Battaglia delle arance che si svolge per tre giorni nelle principali piazze cittadine, il Carnevale eporediese si caratterizza per un complesso cerimoniale che attinge a diverse epoche storiche fino a culminare nel Corteo Storico.

CARNEVALE DI BOGOLINO (DAL 3 AL 5 MARZO)
Il carnevale di Bagolino per il suo folklore tipico, conservatosi tale in virtù della posizione isolata del paese, ha acquisito notorietà crescente, attirando anche l’attenzione di studiosi di etnologia. La festa si articola in due manifestazioni distinte, animate rispettivamente dalle eleganti figure dei Balarì (ballerini e suonatori) e dalle figure grottesche dei Maschér (maschere). La tradizione dei Balarì, che si esibiscono esclusivamente il lunedì ed il martedì di carnevale, rappresenta l’aspetto più spettacolare del Carnevale Bagosso; essa si è imposta alla attenzione degli studi etnografici per la originalità delle musiche e per la elegante complessità delle danze che vengono eseguite nelle strade e nelle piazze del paese.

CARNEVALE DI VARZI (DAL 3 AL 5 MARZO)
A Varzi, un piccolo centro dell’Oltrepò pavese montano, si svolge un carnevale che vanta una lunga tradizione. Durante la settimana dei festeggiamenti carnevaleschi Varzi, in passato, diventava una specie di zona franca, un conglomerato di trasgressioni nel quale l’irrisione al potere (secolare e temporale) si combinava con l’irriverenza alle norme non scritte che regolavano i costumi sessuali. Il Carnevale di Varzi, ha una caratteristica che lo singolarizza nel panorama nazionale: solo le ragazze si mascherano e sono loro ad invitare gli uomini alla danza capovolgendo quel ruolo di dipendente attesa che un tempo era riservato alle fanciulle. Attualmente il carnevale si svolge durante tre serate danzanti in maschera (con la rottura di una pentola di croccante durante l’ultima di queste) e in un pomeriggio, dove molte compagnie del luogo organizzano dei carri allegorici che sfilano per le vie del paese. 

CARNEVALE DI SANREMO (10 E 11 MARZO)
La prima edizione del Corso Fiorito si svolse nel gennaio 1904 con il nome di Festa della Dea Flora, dove sfilavano le carrozze ornate e decorate da creazioni floreali lungo le vie cittadine di Sanremo. Ne fu ideata anche un’edizione con il nome di Battaglia dei Fiori, con numerosi carri interamente ricoperti di fiori, che si svolge nella vicina Ventimiglia nel mese di giugno.
Dopo la guerra la manifestazione prese il nome di Italia in Fiore: ai carri fioriti si affiancarono bande musicali e gruppi folcloristici. La città di Sanremo diventò, grazie a questa manifestazione, la città dei fiori per eccellenza. Oggi il Corso Fiorito è uno degli eventi cardine del programma delle manifestazioni cittadine, senza dubbio il più atteso tra quelli gratuiti. Le fasi preparatorie durano qualche mese, ma l’infioramento viene effettuato in una sola notte, al fine di utilizzare solo fiori freschi. La manifestazione si svolge con un percorso ad anello sul lungomare.
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