22 Febbraio 2019
05:28
Emergenza sgomberi: ad Alessandria nuove stanze sempre aperte alle mamme
ALESSANDRIA – Importante sinergia tra Comune di Alessandria, Asl, Cissaca e Caritas, uniti per far fronte all’emergenza sgomberi in città. L’Azienda Sanitaria Locale ha infatti concesso a titolo gratuito un immobile di circa 600 metri quadri, attiguo all’ostello femminile in Spalto Marengo 37, da destinare alle donne e ai loro figli. La struttura, composta da otto stanze letto con servizi annessi, sarà attiva tra un mese e mezzo e resterà aperta anche di giorno, così da garantire ai bambini una dimora h24. L’ostello femminile già conta su 16 stanze, più 2 destinate a mamme con bambini.
I locali erano vuoti ma comunque in buono stato. Entro pochi giorni inizieranno i lavori di manutenzione ordinaria per allestire le stanze e i locali comuni come la cucina e una sala per il pranzo.
“Si è lavorato con testa, cuore e cervello” ha sottolineato il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco “abbiamo trovato la soluzione migliore rispettando le regole senza essere ipocriti e senza gesti eclatanti. La città deve essere orgogliosa di questo modo di operare”.
L’amministrazione ha in particolare lodato l’immediata disponibilità dell’Asl che, a tempo di record, ha ultimato tutte le operazioni burocratiche per il passaggio di consegna dell’immobile.
“Abbiamo anticipato un problema” ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali Piervittorio Ciccaglioni “l’Asl ha capito immediatamente la situazione”.
“Per noi è una opportunità di dar seguito al nostro piano operativo. Voglio anche sottolineare l’importante collaborazione della Prefettura” ha precisato il direttore generale Asl Antonio Brambilla “il Prefetto Apruzzese si è ancora una volta dimostrato molto sensibile”.
“Avere tempi così celeri deve diventare una abitudine, la normalità” ha aggiunto Luigi Vercellino, direttore amministrativo dell’Asl “siamo stati così solerti come prevede la nostra missione”.
Il Cissaca partecipa al progetto attraverso un contributo di 66.600 euro (20 mila direttamente dal Comune) trasferito alla Caritas e all’Associazione Opere di Giustizia e Carità che si occuperà della gestione delle attività con le mamme e i loro bambini.
“Non può essere solo un dormitorio” ha aggiunto Stefania Guasasco, direttore del Cissaca “i bambini non possono stare in mezzo alla strada di giorno. Questo è un punto di partenza per poter affrontare l’assenza improvvisa di un tetto sopra la testa”.
Due operatrici saranno sempre a disposizione durante le ore diurne. “Si tratta di un servizio temporaneo” ha aggiunto il direttore della Caritas Giampaolo Mortara “ma in parallelo attiveremo dei percorsi di accompagnamento finalizzati alla ricerca di un impiego”.
In caso di sgomberi immediati, poi, gli uomini potranno sempre fare riferimento all’ostello maschile di via Mazzini. “Sui 10/12 casi avvenuti finora alla fine solo due famiglie hanno dovuto far fronte alle nostre sistemazioni temporanee” ha precisato Guasasco “noi per primi tendiamo a favorire una soluzione il meno traumatica possibile per i minori coinvolti. Facciamo sempre riferimento alla rete parentale che possa eventualmente farsi carico del problema”.