Autore Redazione
martedì
12 Marzo 2019
19:04
Condividi
Cronaca - Alessandria

Il sindaco dà il patrocinio al Pride: “Una buona amministrazione deve unire”

Per Gianfranco Cuttica di Revigliasco fondamentale che nella "città tutti si sentano bene"
Il sindaco dà il patrocinio al Pride: “Una buona amministrazione deve unire”

ALESSANDRIA – Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigiasco, ha ufficialmente concesso il patrocinio della città di Alessandria al Pride 2019, organizzato dall’associazione Tessere le Identità. L’adesione al corteo di giugno in programma ad Alessandria, ha spiegato il sindaco, è frutto di una “visione della comunità che sia attenta alla salvaguardia dei diritti di tutti, senza discriminazioni“, e in armonia con una città “in cui tutti si sentano bene.

Il sindaco, pur non condividendo “alcune delle rivendicazioni portate avanti da questo tipo di associazioni e movimenti, in primis, ad esempio l’ammissibilità delle adozioni da parte delle persone omosessuali“, ha riconosciuto come “assolutamente condivisibili alcuni aspetti tra quelli che precisano le finalità associative di “Tessere Le Identità”, “punto di incontro per
coloro che sentono l’esigenza di confrontarsi con le tematiche dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, superando il senso di isolamento che spesso genera disagio e frustrazione interiore“. Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha apprezzato il grande senso di sensibilità istituzionale manifestato dall’associazione nell’organizzare l’evento, in programma da aprile e fino a giugno, e ha spiegato comeuna buona amministrazione localetra le proprie finalità preveda anche quella “di unire, di fare sintesi, di cooperare affinché le differenze siano ricomprese in un senso complessivo di comunità“. Di seguito il pensiero completo del primo cittadino:

«Con la concessione del patrocinio della Città di Alessandria, che si affianca a quelli concessi per il programma “ALPRIDE2019” da altri autorevoli Soggetti istituzionali quali la Regione, la Provincia di Alessandria e la stessa Università del Piemonte Orientale, si è inteso porre l’accento su alcuni aspetti che qui desidero sinteticamente sottolineare.
Innanzitutto, registro un approccio particolarmente attento e di profonda sensibilità istituzionale che l’Associazione proponente ha manifestato in una serie di incontri con la nostra Amministrazione nel corso dei mesi scorsi e che sono sfociati nella formale presentazione della richiesta di patrocinio.
Si tratta di un aspetto importante che non solo indica la qualità della relazione che si è venuta a creare, ma anche la modalità con cui opportunamente si è riusciti a porre reciprocamente sul
tavolo, da un lato, gli elementi distintivi dell’ipotesi progettuale dell’Associazione “Tessere le Identità” e, dall’altro lato, ciò su cui l’Amministrazione Comunale richiedeva conferme e garanzie
prima di procedere alla concessione di un eventuale patrocinio.
La decisione assunta nella giornata odierna, con il formale conferimento di patrocinio, ritengo debba essere inquadrata, a questo riguardo, in un ragionamento più ampio che si basa su alcuni capisaldi.

“La nostra comunità deve essere attenta alla salvaguardia dei diritti delle persone”.

Vi è certamente l’elemento di coerenza al nostro Programma di Mandato che intende promuovere, in linea con il dettato della Carta Costituzionale così come dello Statuto Comunale, uno sviluppo della nostra comunità alessandrina che sia attento alla salvaguardia dei diritti delle persone: di tutte le persone, senza alcun tipo di discriminazione (sessuale, sociale, di razza ed età).
La tutela dei diritti e delle libertà di espressione delle persone è altro elemento portante del nostro ragionamento e della nostra azione politica che, durante i diversi incontri interlocutori con l’Associazione, ci ha permesso di focalizzare la centralità del valore del “rispetto” del punto di vista degli altri.

Si tratta di un “rispetto” dell’altro necessario sopratutto quando non coincida esattamente con il nostro personale punto di vista. Sotto questo aspetto, richiamando nel merito le storiche battaglie di manifestazioni come quella che abbiamo oggi patrocinato, se per un verso non sono d’accordo con alcune delle rivendicazioni portate avanti da questo tipo di associazioni e movimenti — in primis, ad esempio l’ammissibilità delle adozioni da parte delle persone omosessuali — per altro verso riconosco come assolutamente condivisibili alcuni aspetti tra quelli che precisano le finalità associative di “Tessere Le Identità”. Questa Associazione alessandrina è infatti una realtà che vuole essere un punto di incontro per coloro che sentono l’esigenza di confrontarsi con le tematiche dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, superando il senso di isolamento che spesso genera disagio e frustrazione interiore.
Alessandria ambisce a crescere veramente come comunità di persone che si rispettino e, per farlo, prima ancora, si conoscano e si ri-conoscano come “valori”: con le proprie storie, le proprie
difficoltà, i propri sogni e la propria propensione personale a cooperare insieme.

In questo senso, trovo doveroso che l’Amministrazione Comunale sostenga il contrasto ad ogni forma di discriminazione e, al contempo, l’aver conferito il patrocinio vuole essere un atto che racchiude in sé anche una forte e precisa richiesta di corresponsabilità che la Città rivolge all’Associazione “Tessere Le Identità” e a tutti quei Soggetti che, a vario titolo, saranno coinvolti anche solo come partecipanti agli eventi in programma e nel corteo finale del 1° giugno. Si tratta di una sorta di corrispondenza biunivoca o, in altri termini, di un vero “patto morale”.

All’atto di fiducia nei confronti degli organizzatori di “ALPRIDE2019” chiediamo che corrisponda il massimo loro impegno affinché ogni singolo episodio del programma – e certamente il corteo
conclusivo – siano organizzati e gestiti con il dovuto rispetto per i valori del decoro e della salvaguardia del senso profondo del nostro essere “comunità cittadina”:, proprio perché vuole essere la “Città delle persone che si rispettano” necessita anche di essere la “Città nella quale tutti si sentano bene” e nulla avvenga di offensivo del legittimo senso del pudore e del buon gusto.

“La concessione del patrocinio può risultare una scelta ‘divisiva’ ma la vocazione di una buona amministrazione locale è quella di unire”.

Infine, sono certamente consapevole che, per alcuni, la concessione del patrocinio risulti essere una scelta “divisiva”. Tuttavia, a questo riguardo, sottolineo il fatto che quanto più può essere “divisiva” la necessità di ogni parte politica (e della funzione politica in senso lato) di differenziarsi e di contrastarsi sulle reciproche posizioni ideologiche, tanto più la funzione e la “vocazione” di  una buona amministrazione locale è quella di unire, di fare sintesi, di cooperare affinché le differenze siano ricomprese in un senso complessivo di comunità.
È quello che ho cercato di fare con il conferimento del patrocinio: un atto che trova la propria ragione profonda nel credere fortemente nella quotidiana possibilità data a ciascuno di instaurare e consolidare il dialogo con le espressioni associative e con tutti gli alessandrini».

Condividi