Autore Redazione
martedì
23 Settembre 2014
11:06
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Cronaca - Alessandria

Stimoli visivi e olfattivi per favorire la riabilitazione nel nuovo Giardino Sensoriale del Presidio Borsalino

Stimoli visivi e olfattivi per favorire la riabilitazione nel nuovo Giardino Sensoriale del Presidio Borsalino

 E’ un tripudio di colori e profumi il Giardino Sensoriale del Presidio Borsalino di Alessandria. Il nuovo spazio di novecento metri quadri è stato realizzato dalla società Borsalino 2000 con la Fondazione Uspidalet, presieduta da Alla Kouchnerova per favorire la riabilitazione di pazienti affetti da paralisi, cecità, demenza, morbo di Alzheimer. Gli alberi, le piante e i percorsi realizzati all’interno dell’area verde sono stati infatti collocati in modo da stimolare i pazienti e ridurre così il disorientamento spazio temporale e rallentare il declino delle capacità sensoriali.  Anche il Giardino sensoriale verrà ufficialmente inaugurato sabato durante il “Borsalino Day” insieme alla pista di atletica “Rinaldo Borasio” e alla Casa Amica,  presentate nei giorni scorsi.

 

 “La presentazione di questa terza realizzazione per il presidio riabilitativo Borsalino – ha commentato Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigodimostra come la struttura sia amata ed inserita nel contesto territoriale, rappresenti una vera eccellenza e sia al centro di una serie di investimenti dal punto di vista scientifico ed economico. Per questo vorrei ringraziare il direttore del Dipartimento riabilitativo, il dott. Salvatore Petrozzino e tutto lo staff che qui opera con passione e amore per i paziente. Il secondo ringraziamento va ai nostri partner: ad Agostino Gatti, che da Presidente della Borsalino 2000 srl ha creduto ed investito nel progetto. Alla Fondazione Uspidalet ONLUS, con il loro prezioso supporto possiamo dare servizi altamente qualificati, come il Giardino”.

 “Il Giardino Sensoriale è un luogo di cura per il corpo ma anche per lo spirito – ha aggiunto  Alla Kouchnerova, Presidente della Fondazione Uspidalet ONLUS con grande gioia la Fondazione ha partecipato alla realizzazione di questo progetto che ben completa le altri dotazione del Centro Riabilitativo Borsalino e contribuisce a farne un centro di eccellenza unitamente alla grande professionalità ed all’impegno di tutti gli operatori sanitari che vi lavorano. Un grazie all’architetto Pier Giorgio Magrassi di Tortona che ha realizzato gratuitamente il progetto esecutivo con la collaborazione della 3i-engineering, che ha donato la progettazione elettrica. Il dottor Angelo Ranzenigo ha donato il progetto per i complementi ornamentali realizzati grazie alla generosità del dottor Giovanni Pugi, che ha voluto ricordare la memoria della mamma Rosa Fasciolo ed il fratello Mauro Pugi; la signora Costa Grazia, che nel suo testamento ha devoluto un lascito alla Fondazione, la famiglia Ilaria Cecchini e Matteo Bianchi, in memoria dei nonni Dino Cecchini ed Angelo Bianchi. Un ringraziamento particolare al dottor Agostino Gatti, che da presidente della società Borsalino 2000 srl, con grande sensibilità ha colto l’importanza di questo progetto contribuendo, in maniera determinante, alla sua realizzazione”.

“Il Giardino – ha aggiunto Salvatore Petrozzino, direttore del Dipartimento Riabilitativo  uno degli anelli di questa trilogia che si inserisce con coerenza con gli altri due progetti e in un ipotetico percorso si pone come primo passo: in qualsiasi momento si parte dalla riflessione. In tutto il mondo si sente parlare di stimolazione e persone che si risvegliano dal coma. Noi, qui al Borsalino, abbiamo stimolazioni di tipo fisico outdoor, che ben si accompagna all’immagine di un percorso dell’anima. Il giardino, realizzato grazie ad una collaborazione multidisciplinare, è facilmente utilizzabile da chi è in fase di recupero e sarà utilizzato nelle strategie terapeutiche di incontro dell’uomo con la natura”.

L’area dove è stato costruito il Giardino è collocata a sinistra del presidio, è interessata da percorsi, incroci, piazzali: lo sviluppo dei percorsi, inteso come una passeggiata continua, si presenta attraverso una ben definita diversificazione del rivestimento dei sentieri ed una caratterizzazione dei bivi e incroci, che potrebbero essere possibili cause di smarrimento, in modo da agevolare l’orientamento anche per i “non vedenti”.

All’interno dell’area i percorsi sono molto articolati per dare la sensazione di girovagare in libertà; ogni bivio ed incrocio segna una nuova e stimolante esperienza sensoriale; il paziente viene invitato ed accompagnato ad entrare nel giardino nel modo a lui più fattibile e congeniale. Il Giardino permette grazie alla sua articolazione un approccio a vari livelli, dal più “semplice” al più “complesso”. Inoltre, durante la realizzazione non si è sottovalutato l’aspetto della sicurezza evitando barriere, elementi a sorpresa, gradini, improvvise modificazioni di paesaggio, contrasti violenti di luce-ombra. Tutto poi è stato arricchito da piante ornamentali, in un gioco di colori e toni, profumi e aromi.

L’architetto Magrassi, che ha realizzato e seguito il progetto ha sintetizzato l’intervento con queste parole: “Un progetto di architettura che fa della sua complessità materica e vegetale il punto di forza per interagire con i cinque sensi dell’uomo, per stimolare la sua complessa mente e risvegliare “ricordi d’un passato” che ritornano in primo piano, aiutandolo in un delicato percorso riabilitativo”.

 

 

 

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