26 Marzo 2019
11:52
Processionarie: al via la disinfestazione. I consigli per cittadini e proprietari di alberi infestati
ALESSANDRIA – Da questo martedì, 26 marzo, una ditta specializzata di Torino ha il compito, incaricata dal Comune di Alessandria, di rimuovere le larve della processionaria. Lo ha annunciato l’assessore al Verde Pubblico, Giovanni Barosini, consapevole dei rischi che possono provocare questi lepidotteri con peli urticanti alle persone e soprattutto ai bambini, oltre agli animali domestici. “La ditta – ha spiegato l’assessore – è al lavoro in Alessandria e viene accompagnata da un Giardiniere del nostro Servizio Verde Pubblico comunale per l’individuazione precisa degli alberi sui quali siamo tenuti ad intervenire. Al contempo, sarà mia cura adoperarmi, d’intesa con la Giunta Comunale, affinché vengano assicurati per tempo anche gli opportuni interventi di carattere preventivo per il prossimo anno”.
La Processionaria del Pino (Traumatocampa pityocampa Lepidoptera Thaumetopoeidae) è un insetto (lepidottero) defogliatore che compie una generazione all’anno, le cui larve si nutrono degli aghi di pino (prevalentemente pino nero o pino silvestre, alle latitudini del Piemonte), scheletrizzandoli. Gli alberi colpiti presentano defogliazioni più o meno accentuate, risultano indeboliti e quindi maggiormente soggetti a ulteriori attacchi anche di altri parassiti. I nidi (le cui dimensioni variano a seconda del numero di larve) sono immediatamente riconoscibili, specie in inverno, dalla tipica forma a rete di fili sericei, che ingloba alcuni aghi parzialmente erosi.
Le larve sono ricoperte di numerosissimi peli urticanti che – quando le larve raggiungono il proprio terzo stadio – possono causare alle persone che incautamente tentano di rimuovere i nidi o a coloro che (compresi gli animali domestici, quali in primis i cani) si soffermano sotto le piante infestate gravi irritazioni cutanee alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie e, nei casi di persone allergiche, anche veri e propri shock anafilattici, e quindi in ambito urbano possono costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali. Il momento di maggior pericolo è quello della cosiddetta “processione”: le larve mature, in un periodo che in base ai luoghi e all’andamento stagionale va da fine febbraio a inizio aprile, abbandonano la pianta ospite e si dirigono in fila indiana verso un luogo adatto in cui interrarsi, ad una profondità variabile da 5 a 20 cm. Purtroppo, a causa delle temperature miti, capita sempre più spesso di vedere ammassi o processioni di larve attive sugli alberi o sul terreno anche in pieno inverno, anziché in primavera.
Cosa fare? Qui di seguito si riporta ciò che viene consigliato ai cittadini da parte del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte.
NORME DI COMPORTAMENTO PER I CITTADINI:
– evitare di sostare sotto i pini e le conifere;
– non avvicinarsi alle piante che presentano nidi di processionaria e alle larve in processione sul
terreno e sui tronchi;
– non toccare a mani nude i nidi, le larve e la corteccia degli alberi, arbusti o rami infestati;
– non effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti, ad esempio rastrellamento delle foglie o sfalcio dell’erba;
– nel caso si rendesse necessario asportare i nidi, proteggersi adeguatamente con tuta, guanti, occhiali e maschera; i nidi asportati devono essere raccolti e bruciati;
– tenere i cani al guinzaglio e lontano dalle conifere;
– in caso di contatto, fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti a temperatura elevata; se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e
bicarbonato (anche nel caso di cani, cavalli, ecc.)
– in caso di irritazioni cutanee o congiuntivali, di irritazione delle vie aeree o crisi asmatiche, rivolgersi immediatamente al medico.
Visti i possibili gravi danni determinati dalle infestazioni di questo lepidottero, da molti anni è presente uno specifico decreto di lotta obbligatoria. Il provvedimento attualmente in vigore è il Decreto Ministeriale 30/10/2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa pityocampa” pubblicato sulla G.U. n. 40 del 16/02/2008.
In base all’art. 1, la lotta è obbligatoria nelle aree in cui il Settore Fitosanitaria ha stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo.
In Piemonte fino a questo momento sono state individuate aree di questo tipo perché in genere gli attacchi di Processionaria difficilmente compromettono la sopravvivenza dei popolamenti attaccati.
L’art. 4 prevede che eventuali interventi di profilassi, disposti dall’Autorità sanitaria competente per prevenire rischi per la salute delle persone o degli animali, siano effettuati secondo le modalità stabilite dal Settore Fitosanitario. Pertanto:
– nel caso di rischi sanitari i cittadini devono rivolgersi all’Autorità che deve tutelare la salute pubblica del territorio […] chiedendo che vengano ingiunti ai conduttori o proprietari delle conifere attaccate gli interventi atti alla eliminazione dell’infestazione;
– il Settore Fitosanitario definisce e divulga le tecniche di prevenzione e contenimento dell’insetto più opportune.
Va ricordato che a questo proposito, in base all’art. 2, gli interventi sono effettuati a cura e a spesa dei proprietari o dei conduttori delle piante infestate.
NORME DI COMPORTAMENTO PER I PROPRIETARI DEGLI ALBERI COLPITI DALL’INFESTAZIONE
Premesso che al momento non esistono interventi che abbattano completamente l’infestazione, nelle aree in cui sussiste un rischio per la salute delle persone o degli animali, a seconda delle disposizioni dell’Autorità Sanitaria competente, si possono impostare i seguenti interventi (così come già in passato consigliati):
– asportazione e distruzione dei nidi larvali (adottando adeguate misure protettive) nel periodo periodo più freddo dell’inverno, per eliminare le larve riparate al loro interno. Purtroppo a causa delle temperature miti capita sempre più spesso di vedere ammassi o processioni di larve attive sugli alberi o sul terreno anche in pieno inverno, invece che in primavera;
– trattamenti insetticidi a fine estate contro le larve giovani con preparati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki o con l’insetticida regolatore di crescita Diflubenzuron.