25 Settembre 2014
11:25
Un percorso di orientamento per uscire dal labirinto burocratico dei fondi europei e riuscire a spenderli
Sono certamente una preziosa opportunità per Enti pubblici, privati e anche per le piccole e medie imprese. I fondi europei sono però spesso visti con un traguardo “impossibile” da raggiungere. Le regole complicate dei bandi scoraggiano le imprese che, alla fine, rinunciano ad accedere a uno dei pochi strumenti di finanziamento rimasti. L’Italia si ritrova quindi a “contribuire piuttosto che a usufruire” di questo denaro e come recentemente reso noto anche da uno studio Eurispes, il Belpaese, alla fine, non spende i fondi Ue. In base ai dati dell’istituto di ricerca il tasso di attuazione è infatti poco al di sopra del 45%, quindi ben al di sotto della media Ue (60,81%) e peggio dell’Italia fanno solo Croazia e Romania. Tra le regioni sopra la media nazionale c’è il Piemonte che ha già fatto molto grazie ai fondi strutturali europei. Tanta è però la strada ancora da percorrere e molte sono ancora le risorse a disposizione anche della provincia. Solo la Regione, ha ricordato Umberto Fava, Direttore dell’Agenzia di Sviluppo Territoriale Lamoro – Langhe Monferrato Roero, ha del resto a disposizione ben 3 miliardi di euro, cui si aggiungono i fondi a gestione diretta dell’Unione Europea. Per aiutare il territorio a fare ordine e chiarezza tra i vari bandi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in collaborazione con l’agenzia Lamoro e l’Associazione Cultura e Sviluppo ha quindi deciso di organizzare una serie di incontri pubblici e alcuni seminari tecnici rivolti ad aziende, istituzioni e operatori del settore, accompagnati da una rubrica pubblicata sul sito alessandrianews. Due strategie comunicative complementari, ha spiegato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna, affiancato anche dal Presidente dell’Associazione Cultura e Sviluppo, Giorgio Guala “per agevolare tutti i soggetti interessati ad accedere ai fondi europei che spesso non sono al corrente delle opportunità offerte, oppure rinunciano di fronte alla complessa e severa burocrazia di questo meccanismo”.