Autore Redazione
giovedì
28 Marzo 2019
15:31
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Cronaca - Alessandria

Alessandria: cerca di dare un cellulare al padre in carcere

“Stiamo vivendo settimane di costante e continua tensione nelle carceri del Piemonte" ha detto il Segretario Regionale Sappe Vicente Santilli.
Alessandria: cerca di dare un cellulare al padre in carcere

ALESSANDRIA – Un altro segnale di allarme nel carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria. Oltre al pugno che un detenuto ha sferrato a un agente durante una perquisizione il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe ha denunciato un altro episodio avvenuto nell’istituto in piazza Don Soria: durante i colloqui, il personale di Polizia Penitenziaria ha intercettato e bloccato il tentativo di consegna di un telefono cellulare da parte di una ragazza al padre detenuto.

“Stiamo vivendo settimane di costante e continua tensione nelle carceri del Piemonte, oggi affollate da oltre 4.500 detenuti” ha sottolineato il Segretario regionale del Piemonte Vicente SantilliGli eventi critici, spesso gravi, sono all’ordine del giorno e la corale e pressochè unitaria protesta dei Sindacati regionali piemontesi del Corpo di Polizia Penitenziaria dimostra la gravità della situazione, rispetto alla quale però nulla si sta facendo”.

“E’ assurdo come si lasci allo sbando il Personale di Polizia Penitenziaria, in condizioni precarie e allarmanti: e invece non sembra fregare a nessuno come vengono maltrattati gli agenti delle carceri del Piemonte. Una situazione assurda, da tempo ben nota a tutti ma che non ha ancora scandalosamente trovato una soluzione”.

Il Segretario Generale del Sappe, Donato Capece, sostiene la protesta dei poliziotti del Piemonte e, “nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai poliziotti penitenziari aggrediti nelle carceri di Novara e Alessandria”, denuncia le condizioni operative della Polizia Penitenziaria del Piemonte: “Dovrebbe fare seriamente riflettere le istituzioni il livello di pericolosità e di ingovernabilità che sta da tempo caratterizzando le carceri del Piemonte e, di conseguenza, le difficoltà operative che quotidianamente deve fronteggiare il personale di Polizia Penitenziaria. Il Sappe, come primo e più rappresentativo Sindacato della Polizia Penitenziaria, rappresenterà nuovamente ai vertici nazionali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria tutte queste criticità, sollecitando urgenti ed adeguati interventi”. 

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