8 Aprile 2019
07:18
Italia un popolo in ansia
RADIO GOLD – Terza puntata della rubrica curata dalla psicologa Sara Cappelletti questa volta focalizzata su un tema spesso sottovalutato nonostante la sua portata, l’ansia.
Nella pratica clinica mi ero accorta che negli ultimi anni fosse aumentata la richiesta di aiuto per problematiche relative all’ansia, ma I dati che emergono in questi giorni dal sondaggio online di
Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) sono davvero allarmanti. In un campione di più di 700 persone, tra I 19 e I 60 anni, il 79% degli intervistati ha avuto manifestazioni fisiche frequenti ed intense di ansia nel corso dell’ultimo mese.
L’ansia infatti è una emozione, funzionale ad affrontare o ad evitare il pericolo, e a tenere alte le nostre prestazioni. Tutti abbiamo sperimentato momenti di ansia..a scuola, a lavoro, nelle relazioni. Un ansia funzionale, adattiva, fisiologica.
Ma può capitare che questa diventi eccessiva, o costante nel tempo. Fino a diventare una ansia patologica, che danneggia le prestazioni, le relazioni, la stima di sé.
Le manifestazioni ansiose sono molto dolorose. E possono localizzarsi nella mente, con problemi di insonnia, sovraccarico di pensieri, incapacità di rilassarsi, sensazione di non farcela (quante volte mi sono sentita raccontare “dottoressa mi sembra di avere un flipper nella testa, la mia mente non sta mai ferma, non si riposa mai, e io così non ce la faccio più”), e possono localizzarsi nel corpo con tensioni muscolari, tachicardia, forte sudorazione, dolori fisici a collo, spalle, petto, nodo in gola. Questi sintomi spaventano molto chi li prova, e possono anche sfociare nel vero e proprio panico.
Sentirsi ripetere di stare tranquilli, o sentirsi dire di non preoccuparsi sempre per tutto, non sono soluzioni efficaci per chi soffre. Perchè evidentemente anche volendo non si riesce a seguire questi
suggerimenti.
E se il problema di chi soffre di ansia è l’intolleranza dell’incertezza, la difficoltà a tollerare, affrontare e accettare l’inevitabile incertezza della quotidianità (Dugas & Robichaud, 2007), riflettendo sulla precarietà o sulla percezione di precarietà che si ha nella nostra società, forse troviamo anche una possibile spiegazione di questa “epidemia”.
È importante curare i disturbi d’ansia, il prima possibile senza aspettare a lungo. Rivolgendosi a un professionista qualificato. Le percentuali di successo grazie alla psicoterapia (utilizzando
trattamenti elettivi per la cura dei disturbi d’ansia) sono davvero incoraggianti, perciò non bisogna aver timore a chiedere aiuto.
Sara Cappelletti
Psicologa e Psicoterapeuta
Orientamento cognitivo comportamentale
Via Messina 23 Alessandria
Tel. 338 9892040
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