8 Aprile 2019
16:24
Operazione internazionale contro traffico marijuana, immigrazione clandestina e armi da guerra: c’è anche Novi
NOVI LIGURE – L’operazione che ha portato all’arresto di 13 persone tra Italia e Inghilterra, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, in collaborazione con la Polizia di Londra, ha coinvolto anche Novi Ligure. Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, in Roma, Guidonia, Fonte Nuova, Chiavari, Novi Ligure e Pozzuoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti di 18 soggetti. Di questi 11 sono stati condotti in carcere, 2 ai domiciliari e 5 sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, perché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale di stupefacenti, porto abusivo di arma da guerra e associazione per delinquere finalizzata ad agevolare l’immigrazione clandestina.
Tutto è cominciato dall’attività investigativa dei Carabinieri di Frascati grazie ai quali era stata scoperta una organizzazione, in gran parte albanese, che gestiva il traffico di grandi quantitativi di marijuana in arrivo dall’Albania e destinata a Roma. Dalla base, collocata tra Guidonia e Fonte Nuova, l’attività illecita si ramificava in diverse parti della Penisola sfruttando le conoscenze dei connazionali della banda da anni residenti in Italia. I malviventi quindi stringevano accordi con i pusher allargando il mercato.
Le indagini, compiute anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di individuare gli acquirenti e di ricostruire le compravendite di marijuana da parte della banda, finendo anche per rintracciare uno dei promotori del sodalizio criminale con il conseguente sequestro di una grande quantità di stupefacente e un fucile mitragliatore AK 47.
Come ricostruito dall’attività investigativa la marijuana arrivava dall’Albania in Puglia e poi trasferita in auto a Roma.
Il monitoraggio dei criminali ha inoltre portato a scoprire un altro ramo illecito, collegato al primo, composto da diversi soggetti albanesi e da un cittadino italiano residente in provincia di Napoli, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ad agevolare l’immigrazione clandestina. In questo caso l’organizzazione accoglieva in Italia cittadini albanesi in alcune strutture ricettive per alcuni giorni per poi accompagnarli in Inghilterra con un documento alterato. Lo stratagemma consisteva nell’utilizzo di documenti intestati a cittadini italiani con le foto dei soggetti stranieri. In Inghilterra, l’organizzazione si occupava infine di trovare una sistemazione al cittadino irregolare, il tutto dietro lauto compenso.
Il trucco è stato però svelato durante un controllo all’aeroporto di Londra, a carico di una donna albanese, poi smascherata insieme all’accompagnatore.
Il lavoro svolto finora dai militari ha permesso di sequestrare oltre 150 kg di marijuana e decine di dosi di cocaina ed eroina.
Nel corso delle fasi operative di questa mattina, i Carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione di uno dei destinatari delle misure cautelari 4 chili di marijuana, custodite all’interno di una valigia posta sul davanzale dell’abitazione e nel bagagliaio dell’auto 4 panetti di hashish da 100 grammi l’uno.