Autore Redazione
martedì
9 Aprile 2019
08:38
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Cronaca - Alessandria

Maxi operazione contro la ‘Ndrangheta: una delle ordinanze per un uomo detenuto a San Michele

Dall'alba impegnati oltre 200 poliziotti in tutta Italia
Maxi operazione contro la ‘Ndrangheta: una delle ordinanze per un uomo detenuto a San Michele

AGGIORNAMENTO – È detenuta nel carcere di San Michele una delle 31 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare scattata nell’ambito della maxi operazione “Rimpiazzo” della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro contro il clan dei Piscopisani.

Anche la Questura di Alessandria si è attivata per il blitz che in tutta Italia, dall’alba, ha mobilitato 200 poliziotti. Il compito dei poliziotti di Alessandria è stato, appunto, quello di notificare il provvedimento restrittivo all’uomo di Vibo Valentia già arrestato per altri reati e poi trasferito nel carcere di San Michele.

 

ALESSANDRIA – Anche la provincia di Alessandria è interessata da una maxi operazione contro la ‘Ndrangheta. La Polizia di Stato di Vibo Valentia, a  conclusione di indagini in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con lo Sco coordinati dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, dalle prime ore di questa mattina sta infatti eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 31 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento e rapina aggravati dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, tuttora in corso, vede impegnati oltre 200 poliziotti a Vibo Valentia e altri nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L’Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano, Udine. I dettagli dell’operazione verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11.30 presso la questura di Vibo Valentia, alla presenza del procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, del direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina e del direttore dello Sco Alessandro Giuliano.

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