Autore Redazione
giovedì
11 Aprile 2019
14:54
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Cronaca - Alessandria

Ricercatore alessandrino premiato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare

È Amedeo Primo, 29 anni, ora ricercatore a Zurigo
Ricercatore alessandrino premiato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare

ALESSANDRIA – Ha cominciato a studiare ad Alessandria un talento del capoluogo, ora affermato ricercatore a Zurigo. Si chiama Amedeo Primo, si occupa di Fisica teorica e in particolare di fisica delle particelle e oggi è stato premiato a Torino con la borsa di studio intitolata a “Sergio Fubini“, attribuito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare alle tesi di dottorato più brillanti.
Il riconoscimento arriva il giorno dopo la fotografia al buco nero che dà sempre più forza al lavoro di scienziati e studiosi, e rende merito al grande lavoro quotidiano. Quella foto, spiega il ricercatore alessandrino, “racconta come funziona la fisica teorica e cioè la sua capacità di predire l’esistenza di certe cose che verranno osservate parecchie di decine di anni dopo”.
Amedeo ha studiato ad Alessandria, poi si è laureato a Torino, ha fatto il dottorato a Padova e adesso è ricercatore a Zurigo, “uno dei centri di punti nel nostro campo“, dove elabora modelli matematici in grado di descrivere come le particelle interagiscono tra di loro.

Oggi, aggiunge Amedeo Primo, “gli orizzonti si sono allargati grazie alle conoscenze sempre più approfondite ed è fondamentale che tutti i rami delle conoscenze siano interconnessi per evitare che si perdano delle cose“. Una possibilità che Zurigo offre grazie alla grande interazione tra scienziati e ricercatori, arrivati da tutte le parti del mondo.

Amedeo Primo, è tornato in Italia per ritirare il suo premio ma è già di ritorno per continuare il suo lavoro che consiste nell’avere “una descrizione più semplice possibile dei fenomeni fondamentali, che dominano la natura. Per farlo – continua – occorre riprodurre dei modelli teorici che poi devono essere validati attraverso esperimenti e si tenta di capire se i risultati sono compatibili con le teorie“. L’obiettivo è arrivare appunto a una descrizione più accurata possibile della natura.

Una ricerca che avvicina ai segreti che regolano il mondo, un approccio che produce emozioni, spiega ancora Amedeo Primo: “Perché molto spesso nelle nostre ricerche si sa da dove si parte ma non dove si arriva“.

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