Autore Redazione
venerdì
3 Maggio 2019
01:53
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Cronaca - Alessandria

Piemonte: le imprese che chiudono superano le nuove nate

In provincia dato migliore rispetto alla media regionale ma sempre con saldo negativo
Piemonte: le imprese che chiudono superano le nuove nate

ALESSANDRIA – In Piemonte le imprese che chiudono superano quelle che nascono. I primi tre mesi del 2019 raccontano di una nuova contrazione della base imprenditoriale e il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,71%, dato lievemente più negativo rispetto al I trimestre 2018 (-0,60%). In provincia le cose vanno leggermente meglio ma sempre con segno meno. Il tasso di crescita è stato del -0,67%.

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, nel periodo gennaio-marzo 2019, sono nate in Piemonte 8.782 imprese, performance migliore rispetto a quella evidenziata nello tesso periodo del 2018. Anche le cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio) hanno, tuttavia, mostrato un incremento rispetto al I trimestre 2018, attestandosi a 11.849, il saldo è risultato quindi ancora una volta negativo (-3.067 unità). Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine marzo 2019 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta a 427.909 unità.

“I dati non brillanti dei primi tre mesi dell’anno, riferiti a tutti i settori e a tutte le province piemontesi, ci restituiscono una regione più fragile. Statisticamente, comunque, in questo trimestre, si presentano in modo regolare saldi negativi: a fine anno si concentrano, infatti, la maggior parte delle cessazioni di attività, il cui riflesso si registra nel Registro imprese delle Camere di commercio nelle prime settimane del nuovo anno. Ora più che mai servono misure efficaci, che restituiscano fiducia al nostro sistema produttivo e consentano di innescare un nuovo percorso di crescita economico e occupazionale” commenta Vincenzo Ilotte, Presidente Unioncamere Piemonte.

L’analisi per provincia racconta di una crisi complessiva a cominciare da Cuneo (-1,03%). Poi a ruota Asti (-0.87%), Biella (-0.86%), Verbano Cusio Ossola (-0.75%), Vercelli (-0.72%), Alessandria (-0.67%), Novara (-0.61%) e Torino (-0.60%). 

L’analisi per forma giuridica evidenzia segnali positivi per le sole società di capitale, che rappresentano il 18,5% delle imprese aventi sede legale in Piemonte e che hanno realizzato, nel I trimestre del 2019, un tasso di crescita dello +0,51%. Appaiono negativi, invece, i saldi anagrafici delle altre classi di natura giuridica: la flessione più intensa riguarda le società di persone (-1,05%), che costituiscono il 22,8% del sistema imprenditoriale regionale. In calo anche le ditte individuali (-0,97%), che rappresentano oltre la metà delle imprese, e le altre forme (-0,48%).

Nei primi tre mesi dell’anno tutti i settori di attività hanno registrato tassi di variazione dello stock negativi. Gli altri servizi (-0,03%) e il turismo (-0,45%), gli stessi comparti che nel 2018 e nel 2017 avevano realizzato le performance migliori, scontano le flessioni di minore intensità. L’industria in senso stretto (-0,83%) segna un tasso lievemente superiore al risultato medio del tessuto produttivo regionale. Le costruzioni (-0,98%) e il commercio (-1,17%) subiscono flessioni più marcate. Il risultato più negativo appartiene ancora una volta all’agricoltura (-1,41%).

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