8 Maggio 2019
05:00
Ad Acqui Terme la prima area “cardioprotetta”
ACQUI TERME – È all’interno della caserma dei Carabinieri di Acqui Terme il primo defibrillatore censito e inserito nella mappa che renderà la città termale la prima “area cardioprotetta”. Grazie all’accordo siglato da Comune, Lions Club Acqui e Colline Acquesi, FormInLife e InChiaro verranno mappati tutti i Defibrillatori Esterni (DAE) presenti in città che si potranno localizzare sul sito web www.areacardioprotetta.it e con le l’applicazione Dae Locator per Android e IOS.
La mappa consentirà di individuare i dispositivi salva vita più vicini per un intervento tempestivo in caso di arresto cardiaco di un cittadino, in attesa dell’arrivo dei soccorsi sanitari, allertati attraverso la stessa App.
Sul portale e tramite l’applicazione, realizzati e sviluppati da InChiaro, inoltre, sarà possibile visualizzare altre informazioni necessarie alla gestione e manutenzione del defibrillatore.
Acqui Terme è la prima città del progetto “area cardioprotetta” concepito dall’associazione FormInLife e che verrà poi progressivamente esteso al resto del territorio provinciale, piemontese e alle altre regioni.
Le morti cardiache improvvise costituiscono una delle principali cause di decesso a livello mondiale. Si può calcolare 1 arresto cardiaco improvviso per mille abitanti per anno. In Italia i decessi sono oltre 60 mila l’anno, una media giornaliera di 164 persone che ci pone ben al di sopra della media europea. “Il progetto area cardioprotetta – hanno spiegato dal Comune di Acqui Terme – è la soluzione ad una emergenza indifferibile”.
Il Lions Club Acqui e Colline Acquesi svolgerà nei prossimi mesi un importante lavoro di ricerca e individuazione di tutti i privati (società sportive, aziende, altri soggetti) che detengono un DAE, ai fini della mappatura. Per velocizzare il completamento di questa prima fase del progetto, si invitano tutti coloro che detengono un defibrillatore a collaborare, contattando da subito il Lions Club al numero telefonico 0144485527 oppure inviando una maillionscollineacqui@gmail.com
Conclusa la fase di geolocalizzazione dei defibrillatori, saranno create alcune plance ad hoc per segnalare la presenza dei dispositivi, sulle quali si troveranno anche indicazioni per le manovre d’emergenza e i numeri per il pronto soccorso, informazioni già contenute nella APP di facile utilizzo: “tutto è teso a rendere il soccorso alla persona colta da arresto cardiaco immediato ed efficace, per ridurre il tasso di mortalità, i tempi e i costi di ospedalizzazione”.
Gli step del progetto area cardioprotetta proseguiranno con la formazione della popolazione: saper riconoscere una situazione di potenziale rischio ed iniziare precocemente le manovre di rianimazione sono i fattori che fanno la differenza. Nei casi in cui si utilizzi un defibrillatore associato a manovre salvavita entro i primi due minuti dall’evento la sopravvivenza può arrivare fino al 75-80% degli arresti cardiaci.
Sarà quindi valutata l’eventuale necessità di nuove installazioni di dispositivi salvavita, qualora mancassero, specialmente dove vi è una significativa affluenza di persone. Lo scopo dei promotori del progetto è quello di realizzare una vera e propria “rete salvavita” a disposizione di tutti i cittadini residenti e di coloro che soggiornano in città per cure
“La sfida – ha sottolineato il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini – è quella di favorire il coinvolgimento di tutti e dell’intera cittadinanza, affinché cresca la sensibilità e la capacità di fronteggiare l’emergenza di un arresto cardiaco. Crediamo molto in questo progetto ed è uno dei tasselli centrali per costruire uno spazio urbano moderno con nuovi servizi a disposizione del cittadino. Da infermiere sono consapevole che, se si interviene entro pochissimi minuti con un defibrillatore, le possibilità di salvare una persona dall’arresto cardiaco aumentano fino al 75 per cento. Spero che Acqui Terme diventi un punto di riferimento in Piemonte nel campo della cardioprotezione”.