21 Maggio 2019
05:00
Codice della strada: multe più salate per chi usa il cellulare alla guida
ALESSANDRIA – Via libera a moto e scooter 125 sulle autostrade, purché a guidarle sia un maggiorenne, partenza agli incroci da una “casa avanzata” per i ciclisti e una “strada scolastica” con un limite di velocità ridotto a 30Km orari vicino alle scuole, almeno all’entrata e all’uscita degli studenti.
Sono nelle mani della Commissione Trasporti le modifiche al Codice della Strada messe a punto dalle forze di Governo. Il testo non è ancora definitivo e potrà essere emendato fino ai primi giorni di giugno ma le già svelate modifiche annunciano un inasprimento delle sanzioni per i trasgressori delle regole. Sono quasi quadruplicate, ad esempio, le multe per chi verrà beccato a usare “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento della mani dal volante“.
Le sanzioni, infatti, saliranno da un minimo di 422 euro fino a un massimo di 1.697 euro. Chi verrà sorpreso con una mano su cellulari o tablet perderà il doppio dei punti (dagli attuali 5 si salirà a 10) e rischierà anche la sospensione della patente da una settimana a due mesi.
Il “giro di vite” per contrastare l’uso di smartphone alla guida lascia perplesso il Direttore dell’Aci di Alessandria, Paolo Roggero. La distrazione, ha ricordato Roggero, è la prima causa di incidenti in Italia ed è importante convincere tutti a tenere gli occhi fissi sulla strada e non su uno schermo, “anche quando si cammina”. L’inasprimento delle sanzioni avrebbe però “una scarsissima efficacia” perché non impedisce il comportamento scorretto. “A mio avviso sarebbe stato più utile obbligare all’utilizzo del Bluetooth o del viva-voce, dispositivi che ormai hanno costi ‘popolari’ anche se non di serie sull’auto”.
Favorevole ad alzare la sbarra e far entrare in autostrada moto e scooter 125 “ormai hanno standard di potenza e sicurezza che li rendono compatibili alla circolazione in autostrada“, Paolo Roggero torna scettico quando pensa alla “casa avanzata” che dovrebbe essere tracciata circa 3 metri davanti allo stop per allontanare i ciclisti dai gas di scarico delle auto. “Tracciare righe, e mantenerle visibili, avrà un costo. L’ulteriore segnaletica, inoltre, rischia di produrre un disorientamento generale e offrire in qualche modo la scusa per avanzare all’automobilista poco rispettoso del codice”. Parlando di rispetto lungo le strade, per i pedoni il testo dovrebbe poi codificare la precedenza “da quando si accingono ad attraversare la strada” e non più quando “hanno iniziato l’attraversamento” e, in ogni caso, quando il traffico non è regolato da vigili o semafori. “Diciamo che non dovrebbe servire una norma“. Il livello di rispetto degli altri utenti della strada, ha sottolineato il Direttore dell’Aci di Alessandria, dovrebbe essere alto a prescindere e, soprattutto, aumentare al diminuire della copertura individuale dell’altro utente “perché anche in caso di impatto a minima velocità sarà sempre un pedone ad avere la peggio contro una vettura”.