14 Ottobre 2014
21:55
Gli “angeli” impegnati a liberare dal fango case e strade di Arquata e dalla pagina facebook parte la richiesta di “rinforzi”
AGGIORNAMENTO ORE 17.30: Il fango rimasto sulla strada è anche sui jeans, sulle maglie e anche sui volti. Gli stivaloni fino al ginocchio non bastano a riparare i vestiti degli “angeli del fango”, al lavoro per aiutare gli alessandrini colpiti dall’alluvione. Scivolata via l’acqua, i ragazzi hanno imbracciato le pale e sono scesi in strada per dare una mano a ripulire case e cantine e strade. Lo hanno fatto spontaneamente, organizzandosi sulla rete. Per il loro gruppo su facebook hanno scelto non a caso l’incipit della nota canzone di Jovanotti “Fango”. “Io lo so che non sono solo anche quando sono solo” in due giorni ha così messo in contatto quasi 1900 ragazzi e creato diversi gruppi di giovani “spalatori”, anche in queste ore impegnati in provincia. Una decina anche questo mercoledì pomeriggio si sono dati appuntamento ad Arquata Scrivia. Tra di loro anche alcuni ragazzi partiti dalla Liguria, ha raccontato a Radio Gold News Matteo, coordinatore degli “angeli di Arquata. “Stiamo girando di abitazione in abitazione, dando una mano ai privati. Già martedì abbiamo ripulito una casa e oggi stiamo aiutando altri cittadini. Ad Arquata il peggio ora è passato. C’è però ancora un’abitazione minacciata dalla possibile frana della collina”. Monitorati costantemente i post su facebook e i tweet della Protezione Civile i ragazzi nei prossimi giorni si sposteranno in altri paesi della provincia in difficoltà. “Terminato il lavoro ad Arquata probabilmente andremo a Vignole e Borghetto e magari a Molo, duramente colpita dal maltempo”. Complicata è però anche la situazione a Cassano Spinola e Castelletto dove gli “angeli” attendono “rinforzi”. Giovani, e anche meno giovani, armati di stivaloni, guanti e pale sono attesi anche venerdì e sabato a Gavi per ripulire dal fango un negozio in zona piscina. Cliccate qui per il link alla pagina facebook “Io lo so che non sono solo anche quando sono solo”
AGGIORNAMENTO ORE 13: Proseguono i sopralluoghi nei comuni dell’alessandrino colpiti dal maltempo. Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine sono impegnati a ripulire e a mettere il più possibile in sicurezza le strade franate. Anche l’Esercito è arrivato in provincia per dare una mano, in particolare, ai cittadini di Arquata Scrivia. Su tutto il territorio i tecnici dei Comuni e della Provincia sono inoltre impegnati a valutare la situazione per decidere gli “interventi prioritari” per aprire in sicurezza alcuni tratti stradali. Al lavoro per liberare le città dal fango sono però anche gli stessi cittadini. Hanno imbracciato le pale e lavorato senza sosta anche decide e decine di ragazzi. Lo ha sottolineato con un post su facebook anche il Dirigente della Provincia di Alessandria, Claudio Coffano, tornato martedì dal sopralluogo con il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, con un spirito “un po’ più ottimista“. A Castelnuovo, Tortona, Viguzzolo, Garbagna e in tutta la Valle Grue così come a Novi, ha scritto Coffano “la cosa più straordinaria è stata la presenza di decine e decine di ragazzi delle medie e delle superiori che hanno approfittato delle scuole chiuse x andare a spalare. Tutto il giorno senza mai lamentarsi”. “I ragazzi sono stati stupendi – ha aggiunto ai microfoni di Radio Gold News – alle 17 di ieri erano ancora impegnati a dare una mano a chiunque avesse bisogno“. Questo mercoledì, ha concluso l’ing. Claudio Cofffano, ora impegnato in sopralluogo a Gavi, dovrebbero intanto essere definiti i primi interventi da realizzare per riaprire alcune strade.
AGGIORNAMENTO ORE 11.50: Prosegue la conta dei danni negli oltre 60 Comuni dell’alessandrino colpiti dal maltempo. “Si continua a spalare fango”, ha spiegato a Radio Gold News il sindaco di Avolasca, Valter Raimondi. Nel piccolo comune alessandrino, oltre alla “drammatica” condizione delle strade, preoccupa anche un fabbricato adibito a laboratorio che dopo un primo crollo nei giorni scorsi, fortunatamente senza feriti, si sta ora “lentamente, ma inesorabilmente inclinando” verso un torrente, creando problemi al deflusso delle acque. “Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni di danni che sto personalmente verificando insieme ai tecnici del Comune – ha aggiunto il primo cittadino – Le frane sono però ancora attive e ci vorranno ancora diversi giorni prima di riuscire a fare un bilancio consuntivo dei danni. Gestione Acque e l’Enel hanno però rispettivamente provveduto a ripristinare la fornitura di acqua e luce. Ad Avolasca , per fortuna, non abbiamo inoltre famiglie isolate. Per il resto, però, siamo completamente nel fango. E’ successo un disastro”.
AGGIORNAMENTO ORE 8.40: Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ha firmato ieri sera a Novi Ligure, la richiesta dello stato di emergenza per la provincia. “Speriamo quindi di avere le risorse necessarie – ha dichiarato Rocchino Muliere. Solo a Novi i danni sono stati tantissimi, alla viabilità, alle strutture pubbliche e ai privati. Stiamo facendo una stima ma solo sulla viabilità cittadina abbiamo già raggiunto una cifra di 2 milioni di euro, ma è una prima valutazione perché andando via l’acqua ora potrebbero cominciare frane o smottamenti. Intanto in Comune e al Comando Vigili è pronta la modulistica per le dichiarazioni da parte dei cittadini delle attività commerciali e artigianali per i danni”.
NOTIZIA: La stima dei danni è sempre più ingente in provincia. La cifra è spaventosa e potrebbe tranquillamente superare i 50 milioni di euro. Solo per le strade provinciali i tecnici di Palazzo Ghilini hanno ipotizzato un danno pari a 25 milioni. Oscilla tra i 15 e i 20 milioni, invece, l’importo degli interventi necessari al recupero ottimale della rete idrica. All’elenco occorre aggiungere le cifre in arrivo dai 64 Comuni che fino ad ora hanno segnalato danni per le intense piogge dei giorni scorsi. (Castelnuovo Scrivia, Pontecurone, Volpedo, Villaromagnano, Casalnoceto, Carbonara, Sarezzano, Viguzzolo, Paderna, Avolasca, Berzano di Tortona, Brignano, Casasco, Castellania, Cerreto, Costa Vescovato, Denice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gremiasco, Momperone, Monleale, Montegioco, Montemarzino, Pozzol Groppo, S. Sebastiano Curone, Volpeglino, Tortona, Arquata, Grondona, Serravalle, Vignole Borbera, Stazzano, Borghetto Borbera, Carrega Ligure, Cabella Ligure, Mongiardino, Bosio, Tassarolo, Montaldeo, San Cristoforo, Parodi Ligure, Gavi, Lerma, Casaleggio B., Carrosio, Mornese, Voltaggio, Bosco Marengo, Sardigliano, Pozzolo, Gavazzana, Novi, Pasturana, Villalvernia, Cassano S., Belforte, Basaluzzo, Francavilla B., Castelletto d’Orba, Predosa, Capriata, Tagliolo M., Pietra Marazzi).
Proprio questo mercoledì il Comune di Tortona avvierà una serie di sopralluoghi per verificare l’entità dei danni subiti dai cittadini e dalle aziende colpite dall’alluvione. I funzionari comunali saranno accompagnati da una pattuglia della Polizia Locale per garantire il corretto svolgimento del censimento e assicurare l’ufficialità dell’azione, scongiurando eventuali truffatori. I cittadini non reperibili al momento del sopralluogo potranno comunicare i danni subiti agli operatori dello Sportello del Cittadino (al piano terra del Palazzo Comunale, in c.so Alessandria 62, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30)
Il Comune di Novi ha invece preparato dei moduli per la segnalazione dei danni subiti da cittadini e aziende. I modelli si possono ritirare al Comando della Polizia Municipale di Novi, in via Verdi 37, allo Sportello del Cittadino, in via Giacometti 22, all’Ufficio Urbanistica, in via Gramsci 11 o scaricati dal sito internet del Comune di Novi Ligure.
La prima stima dei danni è quindi destinata a crescere, calcolando anche i danni subiti dalle varie attività produttive, a partire da quelle agricole. Secondo Coldiretti i danni ammonterebbero a diversi milioni di euro. A Gavi, una delle zone più colpite, il maltempo avrebbero infatti compromesso anche i pregiati vigneti Docg. Su 1500 ettari, ha spiegato l’associazione agricola, oltre il 10% avrebbe subito danni a causa delle esondazioni dei torrenti o smottamenti del terreno.
La situazione, oltretutto, è ancora in divenire. Il pericolo di frane potrebbe rendere ancora più a tinte fosche il quadro tratteggiato. Il neo Presidente della Provincia, Rita Rossa, martedì ha quindi già annunciato l’intenzione di recuperare 300-400 mila euro necessari per mettere in sicurezza le strade sul territorio provinciale “pur senza risorse”. “Preferisco rispondere alla Corte dei Conti per spese effettuate in un caso come questo che in sede penale per eventi luttuosi. La sicurezza del cittadino viene prima di tutto” ha puntualizzato il Presidente Rossa.
Anche la Regione, ancora prima del sopralluogo del Presidente Sergio Chiamparino in provincia per la richiesta dello stato di calamità, ha ufficializzato la volontà di mettere a disposizione anche dell’alessandrino i 5 milioni di euro di risorse del fondo costituito dalle accise per la benzina. “Serviranno per ripristinare le strade interrotte o per mettere in sicurezza le parti del territorio franate” ha spiegato martedì Chiamparino prima di dirigersi nelle aree del tortonese e del novese inondate da acqua e fango.
“Abbiamo mostrato la realtà della situazione a Tortona – ha spiegato al termine del sopralluogo il sindaco, Gianluca Bardone – Il Presidente Chiamparino, così il giorno precedente l’assessore Francesco Balocco, ha garantito il massimo impegno della Regione. Le Istituzioni, almeno formalmente, ci hanno garantito il massimo sostegno. E’ chiaro che, ora, la differenza la faranno i provvedimenti”.
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